Il leader radicale, intervistato dal Giornale, attacca il capo dello Stato e lancia Emma Bonino al Colle: «Elemento di mediazione, la vogliono 2 italiani su 3».
di Vittorio Macioce
Stallo, non c`è uno straccio di governo, i saggi saggiano, il tempo passa. Come si esce? Che ci si inventa?
«Niente, per carità. Si sta inventando già di tutto Giorgio. Basta seguire l'abc del diritto».
E Napolitano non lo fa?
«No. Tecnicamente il suo modo d`agire è un attentato alla Costituzione. Ma non è colpa sua. Giorgio lo conosco da una vita, lui ha sempre risposto al partito . È un comunista. E ora che non c`è più il partito mica pensa di dialogare con il Parlamento. No, lui inventa».
La strada normale, senza invenzioni, quale sarebbe?
«Quella che non ha mai seguito. Un presidente non parla al popolo, al Paese, ma tramite messaggi alle Camere. In sette anni non lo ha mai fatto. Sai perché? Perché in Parlamento c`è il rischio che un qualcuno risponda, fosse solo un povero fesso. La rispondere. E così può andare avanti con il suo monologo».
Le consultazioni le ha fatte?
«Con i partiti. Per tornare alla normalità basta fare le cose classiche e riattivare la vita istituzionale. Vuoi dare un messaggio di benvenuto alle nuove Camere, che consentirebbe ai presidenti di convocarle, attivando uffici di presidenza, commissioni. Bisogna interrompere questo salto e tornare al lavoro puro e normale delle istituzioni. Gli incontri vanno fatti in Parlamento, non negli alberghi. Non servono i saggi a indicare le priorità e a riaprire la discussione tra i partiti. Se il Parlamento si rimette in moto eun deputato, magari a 5 stelle, prende la parola, quello che dice finisce stenografato e Radio Radicale lo manda in onda».
E il governo?
«Lascia stare. Intanto si dia il via alla legislatura, se stai li' prima o poi un accordo se lo trovano. In 5 giorni vedrai che troveranno la quadra. Io questo farei, ma lui non lo ha fatto».
E chi può farlo? Il prossimo presidente?
«Emma. Emma lo farebbe. È sempre stata un elemento di mediazione, non di rottura. Ovunque. Da commissario Ue e daministro. Noi aggreghiamo. Siamo gente che crede ai fondamentali della democrazia. Noi in qualsiasi alleanza siamo stati gli ultimi giapponesi. Non abbiamo mai tradito, mai sfasciato, ma ogni volta abbiamo trovato l`equilibrio tra le opposte tendenze».
Bonino for president?
«Sarebbe la cosa più naturale. Emma da 15 anni è plebiscitata da anni. I numeri del suo consenso sono impressionanti. Due italiani su tre, secondo tutte le indagini demoscopiche, la vorrebbero sul Colle. Mai vista cosa del genere. È una candidatura popolare e insieme affili) populistica. E invece ora spingono la Cancellieri, che fino all`anno scorso non conosceva nessuno, perché si stanno cercando la nuova Polverini.
Il guaio è che la sua candidatura è forte e fa paura a tutti. Fa paura il diritto. Lo stesso problema delle carceri per noi è in primis una questione di rientro nella legalità. Sono 25 anni che continuiamo ad essere denunciati e deplorati dall'Europa. Una condizione che fu condivisa dall`Italia fascista per soli sei anni, in quel caso rispetto alla Società delle Nazioni».
Pannella non la smetterà mai di rompere le scatole?
«E come faccio? Ho cominciato a 16 anni, e non ho mai smesso. Il guaio è che non mi fanno parlare agli italiani, non mi mandano in tv. Lo sai chi è il leader politico italiano?».
No.
«Il signor Littizzetto, detto Fazio».
(da Il Giornale del 3 aprile 2013)