Pussy Riot trasferite nell'"inferno delle prigioni"
Maria e Nadia, due delle Pussy Riot, sarebbero state trasferite fuori Mosca, in due diverse e remote colonie penali, l'"inferno delle prigioni", a detta del marito di una delle ragazze; a riportare la notizia su Twitter il collettivo “Voina”, vicino alla band punk-rock.
Accusate e condannate a scontare la pena detentiva di 2 anni per “teppismo motivato da odio religioso”, dopo aver intonato in una chiesa ortodossa una “preghiera ” contro l’incontestabile Presidente Putin, Maria Allokhina (anni 24) sarebbe stata trasferita in questi giorni nella regione siberiana di Perm, mentre Nadia Tolokonnikova (22) nella repubblica di Mordovia; la sentenza del processo di appello del 10 ottobre ha invece concesso la libertà vigilata alla terza attivista, Katia Samutsevich.
A tutt’oggi i legali del gruppo, stanno cercando di far liberare le altre due ragazze; entrambe infatti sono madri di bambini molto piccoli e la condanna, almeno in teoria, potrebbe essere sospesa fino al conseguimento del 14esimo anno di età dei figli. (L.R.)