Nel cuore della notte aveva scavalcato il muro di cinta e stava per entrare nella sua abitazione, armato; lei gli ha sparato, uccidendolo. Per questo motivo una donna yemenita, riporta il sito web dell'emittente araba al Arabiya, è stata condannata a morte da una corte distrettuale nella provincia meridionale di Ibb.
L'uomo si era introdotto nella proprietà della donna con lo scopo di violentarla approfittando dell'assenza del marito, un suo parente. Perciò, protesta l'associazione delle 'Donne giornaliste senza catene', fondata nel 2005 da Tawakkol Karman, Premio Nobel per la pace nel 2011, la sentenza capitale rappresenta “una decisione ingiusta che viola le leggi e la dichiarazione universale dei diritti umani”: Hakimi- spiega in un comunicato l'associazione – ha solo cercato di “difendersi” da un uomo pericoloso che aveva intenzione di abusare di lei.