Cuba apre le frontiere. È stato pubblicato oggi, sulla gazzetta ufficiale cubana un 'aggiornamento' di legge che prevede l’allungamento dei tempi di permanenza all’estero per lavoro; il provvedimento entrerà in vigore a partire da gennaio-febbraio 2013.
Storica sentenza quindi per un Paese tristemente famoso per la politica autarchica, che solo negli ultimi anni sta 'cedendo' ad un timido confronto con l’esterno. Dopo 50 anni, dunque, i i cittadini cubani potranno recarsi in un altro Paese per almeno 24 mesi senza dover ricevere un permesso e, soprattutto, senze la paura di trovare, una volta tornati, i propri beni confiscati, diventando così apolidi in terra natia.
I provvedimenti, che lo Stato centrale dell’Avana ha definito accorgimenti, rappresentano una vera e propria svolta epocale per l’isola e i suoi abitanti. Continueranno però ad essere fortemente 'tutelate' quelle categorie di mestieri, come ad esempio i medici o particolari funzionari, considerati essenziali per Cuba; da preservare, dunque, dal mondo globalizzato e corrotto. (L.R.)