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Categoria: Le Brevi
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Pubblicato Martedì, 09 Luglio 2013 17:35
Nel Pakistan è stata reintrodotta la pena di morte e ora 8000 detenuti che erano stati precedentemente condannati rischiano l’esecuzione.
Non è stata infatti prorogata la moratoria che da cinque anni impediva le esecuzioni capitali nel paese, emessa dall’allora governo guidato dal Partito popolare pachistano, ora sostituito dalla Lega musulmana pachistana.
Amnesty International ha definito la decisione del nuovo governo “inquietante e retrograda”, mentre associazioni per i diritti umani, tra cui Human Rights Commission of Pakistan, hanno chiesto ufficialmente al governo di confermare la moratoria del predecessore, adducendo come motivazioni possibili errori negli apparati giudiziari e condizioni non sanate in cui avvenivano nel passato le esecuzioni nel paese. (L.R.)
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