A “menti fredde, seni caldi e mani pulite” le attiviste di Femen si sono presentate oggi davanti alle ambasciate tunisine di Kiev, Milano e Parigi per sostenere la causa di Amina Tyler, la diciannovenne che ha postato su Facebook le sue foto a torso nudo con su scritto 'Il mio corpo mi appartiene e non è di nessuno', attirandosi la fatwa di morte di un predicatore integralista islamico.
Da settimane ormai il movimento femminista nato in Ucraina aveva annunciato il 'Topless Jihad Day', la manifestazione indetta per il 4 aprile per ricordare “agli islamisti e al mondo intero che la vera epidemia e il disastro che deve essere messo in discussione è la misoginia”. Contro quell'Islam maschilista e oppressore, sostengono le Femen, in piazza “ci saranno milioni di Amina”.