A cinquant’anni dal divieto imposto dal regime, in Birmania inizia la pubblicazione dei primi quattro giornali privati, frutto delle aperture in tema di libera informazione operate dal governo civile che hanno portato all’abolizione della censura preventiva.
I neo-nati giornali fanno parte delle sedici pubblicazioni autorizzate finora dal governo, rispetto alle 25 che avevano presentato la richiesta. Entro fine mese si prevede anche l’uscita del quotidiano della Lega nazionale per la democrazia di Aung San Suu Kyi.
Per ora i nuovi prodotti editoriali privati escono solo nell’ex capitale Rangoon, date le enormi difficoltà nella distribuzione a causa della disastrata rete di infrastrutture nazionale. Intanto, si attende comunque una nuova legge organica sulla stampa che depuri il sistema da norme restrittive, almeno sulla carta ancora in vigore.