Viareggio si interroga su che fine abbia fatto la scultura “Oceaniche”, donata nel 1990 dall’artista Giulio Turcato (Mantova, 1912 - Roma, 1995) alla città che amava.
Lo scorso dicembre, le “vele” – così è conosciuta a Viareggio l’imponente opera di Turcato alta sei metri – erano state tolte dall’amministrazione comunale da Piazza Puccini, dove erano esposte, ed erano state accatastate e abbandonate tra i rifiuti e le erbacce.
Il sindaco uscente di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, sostenuto alle prossime elezioni dal PD, ha giustificato il fatto, dicendo che le vele erano state rimosse, perché i piedistalli della scultura avevano bisogno di manutenzione. Ha poi aggiunto che le vele erano state lasciate all’aperto “solo” per un giorno e che ora si trovano in un “luogo idoneo”, senza specificare dove.
Il quotidiano La Nazione, in un articolo del 6 Settembre 2020, citando la candidata per la lista Bonaceto, Rossella Martina, ha però informato che le vele si troverebbero adesso nel capannone della Sea, ente per la gestione dei rifiuti, affastellate malamente e nascoste da un tramezzo. Le vele inoltre non sarebbero tutte, ma mancherebbero quelle più alte.
Turcato è fra i principali esponenti dell'astrattismo informale italiano. I suoi quadri e sculture sono stati esposti nei musei più importanti del mondo, dal MoMa di New York alla Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco, e sono venduti nelle più importanti case d'aste, come Christie’s.
La scultura “Oceaniche”, donata a Viareggio, è stata infatti quotata negli anni Novanta intorno al miliardo di lire, ovvero all’incirca mezzo milione di euro.
Il Sindaco Del Ghingaro, la sua amministrazione e le stesse liste che lo sostengono, tra cui appunto il PD, devono ora rispondere alla cittadinanza. Dove si trovano le “Oceaniche”? Le vele sono davvero nel capannone della Sea? È vero che mancano dei pezzi della scultura? Se ciò fosse vero, sarebbe un grave danno al patrimonio pubblico nazionale.
Del Ghingaro si è lamentato, dicendo che le critiche sullo stato delle vele sono delle “prese di posizione sguaiate” e che le vele sono al sicuro. Ce le faccia allora vedere.
La cittadinanza vuole avere la possibilità di verificare il loro stato. Se sono davvero in un luogo idoneo, le critiche si placheranno. Se però fossero in un capannone della Sea e se mancassero dei pezzi alla scultura, il sindaco dovrebbe dimettersi. È inaccettabile vedere offesa l’arte di un grande maestro italiano.
(*) Anna Mahjar-Barducci è candidata con la lista civica “Più Democrazia per Viareggio e Torre del Lago”
a sostegno del candidato sindaco Sandro Bonaceto.
- Viareggio. L’Archivio Turcato preoccupato per la condizione delle Vele del Maestro.Tosi, di Più Democrazia, chiede al PD una presa di posizione di Anna Mahjar-Barducci
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