Sandro Bonaceto, è candidato sindaco a Viareggio appoggiato da una coalizione di centrosinistra formata da 4 liste. Agenzia Radicale e Quaderni Radicali seguiranno - come già detto - l’evoluzione di questa vicenda viareggina che sembra micro e circoscritta a una cittadina ma che contiene molti risvolti intriganti per ribadire che senza cultura liberale, socialista, libertaria e radicale, la sinistra resterà impantanata e subalterna.
Quali sono questi risvolti intriganti? In primo luogo l’atteggiamento di Pd e Italia Viva, che in Toscana con Matteo Renzi mantiene, a differenza del contesto nazionale, un suo ruolo ancora significativo.
Considerando il fatto che, come dicono i sondaggi, la posizione del centrosinistra, in una delle regioni fondamentali alla sua posizione politica, appare messa a rischio da un recupero preoccupante della Lega e del centrodestra, viene da interrogarsi le motivazioni per cui nel caso di Viareggio si è provveduto ad una vera decapitazione del Pd viareggino e a creare una grave frattura nella coalizione che si oppone alla destra.
Cecità, dinamiche sbagliate di “appaltare” a candidati ritenuti capaci di attrarre un voto di convenienza (peraltro poco attendibile), conflitti insanabili tra Pd e Italia Viva che si combattono e danno rappresentazione di ipocrita unità, mettendo a rischio il risultato elettorale finale.
Il caso di Viareggio, come su Agenzia Radicale abbiamo scritto, ha un carattere descrittivo di una confusione, di una assenza di idee che potrebbe concludersi in una drammatica sconfitta regionale.
La pervicacia a eliminare ogni forma liberale, laica, libertaria, socialista, radicale, che il Partito democratico ha, viene da un percorso lungo, che già aveva manifestato i suoi caratteri nella nascita del partito stesso formatosi in un mondo cattolico-sociale e un mondo postcomunista alla ricerca di un nuovo compromesso.
È apparso evidente fin dall’inizio la riduzione al minimo di altre culture politiche nel frattempo minimizzate e emarginate e solo poco parzialmente introiettate. Il filone liberale, socialista, radicale è stato rappresentato da uomini e culture che mai hanno avuto a che fare con esso ed è apparso immediatamente strumentale. Proprio la esclusione di quelle culture ha fatto da cemento per tenere il controllo, ma oggi manifesta la sua inadeguatezza a operare nell’attuale contesto politico. Questo spiega il ricorso permanente a una subalternità che alla fine si rivela prova di sbocchi riformatori.
Il caso Viareggio è emblematico e la situazione che si è venuta a determinare offre spunti di analisi che guardano al futuro di Viareggio e non solo, ma della Toscana e dell’Italia tutta.
Di seguito l’audiovideo di una conversazione del candidato sindaco Sandro Bonaceto con il direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale Giuseppe Rippa che approfondisce la questione e proietta una ipotesi riformatrice reale per il centrosinistra…
- Il Pd, la Toscana, la questione liberale e il caso Viareggio. Conversazione con Sandro Bonaceto (Agenzia Radicale Video)
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