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19/11/24 ore

La politica vent’anni dopo Craxi. Conversazione di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo



I vent’anni dalla morte di Bettino Craxi hanno coinciso con l’uscita del film Hammamet di Gianni Amelio e di alcuni testi sul leader socialista. I numerosi interventi hanno affrontato vari aspetti, ma poco ci si è soffermati sul significato politico sia della sua vicenda, che del “nuovo corso” che contraddistinse il riformismo nel quindicennio che lo vide protagonista.

 

Ne parla il direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo, in questa conversazione, dove si evidenzia come all’inizio degli anni ’80 si aprì lo spiraglio di una prospettiva inedita per l’Italia, da sempre stretta nella gabbia del bipolarismo consociativo fra democristiani e comunisti, all’insegna di una possibile alternativa laica e riformatrice capace di sostanziare una sinistra di governo nel Paese

 

Dopo il 1989, anziché assistere al dispiegamento di tale prospettiva, si è registrata una involuzione che ha allontanato il Paese dalla compiuta adesione ai principi di una democrazia liberale.

 

Lo smantellamento dei partiti della prima Repubblica, seguito alle inchieste di Mani pulite, ha portato da un lato alla marginalizzazione dell’area laico-liberal-socialista e, dall’altro, ha reso la politica sempre più prigioniera di poteri e oligarchie  tendenti a ridurre sempre più gli spazi della dialettica di una democrazia partecipata.

 


 

Tale processo è stato favorito dalla condizione di oggettiva subalternità del Partito Democratico, erede del consociativismo catto-comunista, e dalle scelte delle élites finanziarie – interne e internazionali – volte a sostenere l’anti-politica di forze e movimenti disinteressati e incapaci di esercitare una reale azione di governo politico, allo scopo di sfruttare a loro vantaggio la condizione di incertezza e confusione così determinatasi. 

 


 

- La politica vent’anni dopo Craxi. Conversazione di Rippa con Rintallo (Agenzia Radicale Video)

 

 (servizio a cura di Antonio Marulo)

 

 


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