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16/11/24 ore

Le donne "qualunque" di Beppe Grillo


  • Ermes Antonucci

Che un gruppo di deputati e senatori grillini siederà nel nuovo Parlamento è certo, e ora l’obiettivo dell’ex comico genovese è diventato quello di massimizzare il futuro risultato elettorale, soprattutto di fronte al rischio costante di un calo di consenso (gli ultimi sondaggi danno il suo Movimento tra il 14 e il 17%, in flessione dopo la questione democratica interna). Come? Parlando a quelle fasce della società ancora largamente disinteressate al progetto grillino, per esempio, le donne.

 

Il rapporto tra Grillo e l’universo femminile è sempre stato difficoltoso, quasi inesistente. In decenni di spettacoli prima e di comizi poi, il fondatore del Movimento 5 Stelle ha dedicato raramente la sua attenzione, e la sua popolarità, alle problematiche femminili. Anzi, ha pure attirato su di sé l’ira dei movimenti femministi, con il suo linguaggio forte, spesso ritenuto maschilista. Da ricordare, ad esempio, le parole ironiche di Grillo su Rosy Bindi (“Problemi di convivenza con il vero amore non ne ha probabilmente mai avuti”), da molti apparse come una triste rievocazione del machismo berlusconiano.

 

Comunque ieri il blogger ha deciso di ospitare sulla sua piattaforma un intervento di Sabina Ciuffini, ex valletta storica di Mike Bongiorno e soprattutto nipote di Guglielmo Giannini, l’ideatore del partito dell’Uomo Qualunque, che nelle prime elezioni del secondo dopoguerra conobbe un clamoroso ma brevissimo successo.

 

Il 5 maggio scorso Ciuffini, che ha aperto un portale dedicato alle questioni di genere (Unaqualunque.it), ha deciso di scrivere sul Fatto una lettera al presidente Napolitano in cui difendeva suo nonno, respingendo l’accenno del Capo dello Stato al “rischio dei demagoghi”, e indicava in Grillo l’Uomo Qualunque di oggi. Da allora Ciuffini sostiene, in tv e sul Fatto, una difesa sistematica di Grillo e del suo Movimento.

 

Alla luce di tutto ciò, dovrebbero essere più chiare le ragioni che hanno spinto Grillo a pubblicare il messaggio di Ciuffini, che, oltre a spronare in modo semplicistico le donne ad unirsi per rovesciare l’ordine maschile, contiene espliciti complimenti al leader genovese (“Uno dei nostri figli più brillanti”, “Con il M5S ha fatto una operazione straordinaria”). Un’autocelebrazione con vaghi rimandi femministi che non agevola le battaglie delle donne, ma solo i calcoli elettorali di Grillo.


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