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16/11/24 ore

Grillo e il dogmatismo del suo popolo


  • Ermes Antonucci

Sarà stato anche ingenuo Pierluigi Bersani, a definire “fascista” Beppe Grillo, uno che sguazza nello scontro politico e che fa dell’insulto mascherato da satira il proprio slogan elettorale, ma qualcosa sul mondo dei grillini va pur detto.

 

Beppe Severgnini, sul Corriere della Sera, ha scritto che “Pierluigi Bersani ha ragione, ma sbaglia aggettivo. Chi approfitta di Internet per insultare gli avversari non è «fascista»: è un maleducato. L'urlo di chi non sa più parlare sta diventando insopportabile. L'avversario non si contesta più: lo si demolisce”.

 

Ma ciò che colpisce, oltre alla maleducazione, è il dogmatismo del popolo grillino. Un mix letale, per il confronto e il dialogo democratico. Il microcosmo grillino, racchiuso in se stesso e in perenne lotta contro l’ambiente esterno, non ammette che i principi dell’autorità vengano messi in discussione, anzi, ne richiede una difesa strenua, estrema e assoluta.

 

Il blog più letto in Italia – da mesi simpaticamente sponsorizzato da Amazon, una delle tanto odiate multinazionali! – ha come primo obiettivo proprio l’auto-sostegno delle proprie credenze, nel nome di un’inesistente libertà di pensiero.

 

Se in prima pagina spiccano i sondaggi lanciati per ricevere un’adesione dogmatica del popolo alle varie proposte (l’ultima ha riguardato l’abolizione dell’istituto dei senatori a vita, con un emblematico 91% di favorevoli), nelle lunghe pagine interne le centinaia di commenti lasciati dai lettori costituiscono la rappresentazione più chiara di ciò che muove l’intero universo grillino.

 

C’è chi si abbandona all’insulto libero, come questo, pescato a caso e dedicato al presidente della Repubblica: “Questa merdaccia d'inutile uomo ci costa 26.000 EURO AL GIORNO !!! ma ce ne rendiamo conto ? fossi grillo domani stesso radunerei tutta la gente che posso per marciare sul quirinale, prelevarlo e sbatterlo fuori a calci in culo!”.

 

C’è chi avanza paradossali autocelebrazioni della superiorità dell’intero Movimento: “Questo post come molti altri esprime il normale e logico ragionamento che fa una mente umana correttamente informata. Sempre e solo grazie Beppe...e a tutte le menti sveglie che non a caso sono nel M5S”.

 

Ma resta il fatto comunque – e questo è noto a tutti – che gran parte dei commenti che accompagnano i post di Grillo non riguarda l’argomento in questione. Ciò evidenzia già il paradosso di fondo di una discussione che finisce col dimostrarsi praticamente fittizia.


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