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16/11/24 ore

Grillo e Benigni, Guest Star nel teatrino della politica



Diciamolo pure (col tono di Fiorello nella parodia di Ignazio La Russa), ormai senza Beppe Grillo non sarebbe più la stessa cosa. Ogni giorno un siparietto, ogni giorno con una nuova spalla nella messinscena tragicomica della “politica”. Nemmeno il tempo di calare il sipario sui “fascisti del web” e pronti via col nuovo spettacolino. Questa volta, però, con una special guest di tutto rispetto, Roberto Benigni, reo di averci scherzato un po’ su, nel corso di una sua apparizione alla festa del Pd di Reggio Emilia.

 

Il leader del Movimento5stelle, che da ex comico si prende troppo sul serio e non ama essere infilato nei copioni degli ex colleghi, non ha fatto mancare la sua stilettata via web, chiedendo fra l’altro se "gli artisti invitati sul palco lo fanno per solidarietà verso il pdmenoelle o a fronte di un ricco cachet, e questo cachet a quanto ammonta".

 

A stretto giro il manager di Benigni ha fatto sapere che "per abitudine non prendiamo soldi dai partiti e anche questa volta non abbiamo incassato nulla dal Pd, ma dai biglietti venduti per lo show". Versione, questa, confermata dal Pd, che però è voluto intervenire con più energia nella recita a soggetto tramite alcune comparse.

 

La prima è Giovanni Guerisoli (fondatore della Rete del Sociale e del Lavoro del Pd e fino al 2002 segretario confederale della Cisl) che alla 'Zanzara' su radio 24 si è autodenunciato dopo anni, confessando che "il buon Grillo per partecipare all'assemblea della Cisl ha chiesto 10 milioni di lire cash, tutti in nero e senza ricevute. E noi abbiamo pagato".

 

La seconda è Lino Paganelli, responsabile eventi e feste democratiche, che ha rigirato la domanda sui cachet: "Lui non è di primo pelo ed ha calcato i palchi di palasport e di feste dell'Unità. Se solo ora ha problemi con i cachet che gli sono stati pagati, è sempre in tempo per restituirli. I nostri bilanci sono certificati alla lira, pubblicati sul sito del Pd. Dove sono, invece, pubblicati i bilanci del Movimento Cinque Stelle?"

 

In attesa di saperlo, intanto Beppe Grillo, contro "l'accusa totalmente infondata sui 10 milioni cash in nero”, annuncia querela “al più presto”. Tanto, diciamolo pure un’altra volta come Fiorello: se dazione sottobanco fu davvero e con tutti i crismi, valla a provare dopo tanti anni. …to be continued (A.M.)


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