Dunque Alessandro Di Battista non farà parte del prossimo Parlamento. Ha deciso di non ricandidarsi. La scelta ha provocato inevitabili illazioni più o meno dietrologiche che non ci sembra il caso di cavalcare in mancanza di riscontri. Piuttosto limitiamoci a considerare quanto annunciato dal diretto interessato.
Quello del Dibba non sarà a quanto pare un addio alla “politica”. La farà a modo suo, come “attivista” del Movimento 5 Stelle, sostanzialmente proseguendo fuori dal "Palazzo" in ciò che gli riesce meglio. Vale a dire, fare il vaffanculista libero, magari in coppia con il maestro Beppe.
Avrà così più tempo per dedicarsi alla famiglia, assolvendo i doveri di Papà. E questo è molto bello.
Potrà poi girare il mondo, la sua passione coltivata per anni in qualità di cooperante. E la cosa non può che suscitarci un pizzico di insana invidia.
Si dedicherà quindi alla scrittura di libri. E considerato il grosso seguito, avendo pur leggiucchiato qua e là il suo precedente capolavoro, il fatto un po' ci inquieta. (A.M.)
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