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23/12/24 ore

Salvini in Nigeria, la valigia resta sul letto



Mentre i capi di stato di tutto il mondo fanno passerella all’Onu per parlare delle mille crisi irrisolte che affliggono il pianeta, immigrazioni e fuga dalle guerre incluse, ci può anche stare che qualche megalomane ghe pensi mi possa illudersi di andare in Nigeria con un manipolo di rampanti imprenditori padani per risolvere, così, in quattro e quattr’otto, la piaga delle migrazioni di massa (ammesso - il che non risulta - che le masse di migranti e rifugiati siano affollate di nigeriani).

 

Aveva fatto anche la vaccinazione per la febbre gialla e per questo – poverello – costretto a letto due giorni. Erano pronte le valigie. Ma all’ultimo non ha ottenuto il visto d’ingresso dalle autorità del paese africano. Matteo Salvini, ai microfoni di Radio Padania, sconsolato ha detto: “non hanno capito (che stupidi ndr) che volevamo portare lì sviluppo e investimento” e chiedere di cosa avessero bisogno.

 

E mentre dalla Nigeria fanno sapere che di lentezze burocratiche si tratta e non di rifiuto, per rifarsi si punta al Magreb, destinazione Marocco. "Ci sono contatti per una visita - ha detto il leader della Lega Nord - un'altra terra ricca che esporta esseri umani"… e droga – aggiungiamo: quella leggera, il cui traffico illegale prolifera anche grazie al proibizionismo voluto anche da Salvini – dopo un passato giovanile “comunista pro-spinello”. Ora, arrivato a una certa età, preferisce battersi solo per legalizzare il sesso a pagamento: dice che non fa male. (A.M.)

 

 


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