Palestinesi, membri della presunta Brigata dei martiri al-Aqsa, hanno linciato e poi giustiziato a Tulkarem (città della Cisgiordania, sotto il controllo dell'Autorità Palestinese) due uomini palestinesi sospettati di collaborare con Israele.
I loro cadaveri, sono stati esposti pubblicamente e la folla scattava foto con grande eccitazione…
George Deek, giovane ambasciatore arabo cristiano di Israele in Azerbaigian, paese musulmano, ha fatto conoscere i risulta di un recente sondaggio da cui emerge che la quasi totalità degli arabi israeliani, di fatto quasi tutti palestinesi, sono contro Hamas, il suo terrorismo, e si sentono profondamente legati allo Stato di Israele… Con Anna Mahjar-Barducci, ricercatrice senior del Memri, l’istituto di ricerca sui media del Medio Oriente e da sempre collaboratrice di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, che vive a Gerusalemme, conversa Giuseppe Rippa partendo proprio dal sondaggio dell’ambasciatore Deek…
- Prova di rivolta fallita. Arabi-israeliani contro Hamas. Conversazione Anna Mahjar-Barducci / Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
“Il mondo accademico si divide sulla guerra in Israele e Palestina”. Scrive il Corriere della Sera “… Quasi quattromila professori e ricercatori universitari di vari atenei di tutto il Paese hanno sottoscritto un nuovo appello per il cessate li fuoco immediato che condanna i «crimini di guerra» e il «genocidio» in corso nella Striscia a seguito delle «brutali azioni» di Hamas (così viene definito li massacro di giovani, donne e bambini del 7 ottobre scorso)…. interrompere immediatamente la collaborazione con le università e i centri di ricerca israeliani…”. Di questo e delle contraddizioni delle civiltà che si ritengono democratiche hanno discusso, nella conversazione che segue il prof Francesco Sisci, analista politico e giornalista e Giuseppe Rippa direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale.
- Se una parte del mondo accademico diventa avamposto antiebraico. Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
Se la Cina non spara un solo proiettile, ciò non significa che non stia combattendo. Guarda i porti e le basi militari in Africa, dove la Cina ha attraccato le sue navi da guerra militari e ha costruito enormi basi anche senza sparare un proiettile. La Cina, sotto la maschera del Corridoio Economico Cina-Pakistan (CPEC), che fa parte dell’iniziativa cinese “One Belt, One Road”, sta cercando di occupare l’intera regione evitando lo scontro diretto. Tuttavia, dietro le quinte, la Cina sta investendo ingenti somme di denaro per scatenare una guerra su vari fronti… di Rudam Azad* (da MEMRI)
In una intervista a Il Foglio Internazionale il filosofo francese Pascal Bruckner dice: “… Per una parte dell’opinione pubblica, poiché Israele è più forte, il criminale è necessariamente dal lato israeliano. È Davide contro Golia. Questo stato brutale, metafora dell’occidente colonialista, è il colpevole ideale… La realtà, e in questo caso la verificazione dei fatti, non ha più alcuna importanza dinanzi all’ideologia. Nietzsche diceva: il contrario della verità non è la menzogna, è la convinzione…”.
“Un cortocircuito pericolosissimo sta esplodendo nel cuore dell’Occidente. Accende le fiamme di un incendio che può divampare in un inferno e bruciare tutta l’anima dell’umanità - scrive Francesco Sisci, giornalista, accademico e analista politico -“… Cosa fa l’informazione occidentale, quale è il comportamento della stampa italiana, a cosa si affidano giornali e televisioni nel dare notizie? … Di questo ha discusso con il prof. Sisci il direttore di Agenzia Radicale e Quaderni Radicali Giuseppe Rippa
- Hamas-Israele: informazione in occidente metafora dell'antisemitismo. Conversazione Sisci / Rippa (Agenzia Radicale Video)
L’Africa con la sua “catena di colpi di Stato”, dal Gabon al Niger, con le turbolenze in Burkina Faso, Sudan, Algeria, lo stesso Egitto, Libia, Algeria, Marocco, rappresenta il continente che maggiormente ha implicazioni per l’Italia l’Europa e in particolare per la Francia che ha una antica influenza proprio nel Sahel. Per decenni sono stati del tutto assenti, in modo particolare nella comprensione delle implicazioni che nello scacchiere geopolitico strategico queste vicende avevano e hanno…Il dramma israeliano e la barbarie di Hamas, terroristi che sono i veri responsabili della deriva della causa palestinese, aggiungono ulteriori elementi drammatici a una scenografia dai caratteri terribili non solo per l’Occidente ma per gli equilibri mondiali.
Della questione africana, della sua incidenza nello scenario mondiale… ne discute in Agenzia Radicale Video con Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, Luciano Pollichieni, collaboratore della rivista di geopolitica Limes e analista della Fondazione Med-Or che opera la sua ricerca sui Paesi dell’area del Mediterraneo allargato fino al Sahel, Corno d’Africa e Mar Rosso (“Med”) e del Medio ed Estremo Oriente (“Or”)…
- Gli equilibri mondiali passano in Africa, il continente dimenticato. Conversazione Pollichieni/Rippa (Agenzia Radicale Video)
La carneficina perpetrata dai terroristi di Hamas il 7 ottobre scorso è nuova soltanto nella vastità e nell’organizzazione dell’attacco, ma non nella ferocia e nella sua carica distruttiva. Se andiamo a ripercorrere la storia degli ultimi decenni, oltre ad innumerevoli attentati volti a dilaniare i civili proprio nei momenti di maggiore fragilità, negli incontri pacifici, nelle festività religiose (si pensi alle Olimpiadi di Monaco nel 1972, a Maalot nel 1974, a Roma nel 1982 e nel 1985, al Delfinario di Tel Aviv nel 2000 o al Park Hotel di Natanya durante la Pasqua ebraica del 2002, giusto per riportare soltanto qualche esempio) non possiamo non notare la violenza e il cinismo che i terroristi non hanno mai mancato di esercitare. Anche contro i loro stessi fratelli… di Elena Lattes
“Io, arabo e musulmano di nascita, cultura ed educazione tradizionale marocchina, non riesco a trovare le parole per dire quanto sono inorridito da ciò che i militanti di Hamas hanno fatto agli ebrei - scrive su Le Point Tahar Ben Jelloun -. La brutalità, quando colpisce donne e bambini, diventa barbarica e non ha scuse né giustificazioni… La causa palestinese è morta il 7 ottobre 2023, assassinata da elementi fanatici, impantanati in un’ideologia islamista della peggiore specie.
Eppure sono in tanti, anche in Italia che scendono nelle piazze e inneggiano ad Hamas confondendo questo gruppo terrorista con i palestinesi… Quella che segue è la trascrizione della Carta di Hamas, tradotta dall’arabo in inglese dal MEMRI - Middle East Media Research Institute, nel 2006. Si tratta di un documento essenziale per comprendere le radici di tanta barbarie e a chiarire la complessa trama del conflitto tra israeliani e palestinesi; dove emergono le radici profonde che pochi conoscono e che non si vuole che vengano conosciute.
Il risultato del voto di domenica 15 ottobre in Polonia è in qualche misura forse imprevisto o forse non proprio. Il partito di Donald Tusk (Coalizione Civica), ex capo dell’Unione Europea, dovrebbe dare vita a una nuova possibile coalizione che nascerebbe con l’alleanza di partiti di centro, di destra moderata e liberali, a cui partecipa anche un piccolo partito della sinistra, avendo questa alleanza la maggioranza in parlamento, e potrebbe formare un nuovo governo mandando all’opposizione i sovranisti… Cosa farà l’Italia dove di fronte a questi dati che segnano un ridimensionamento e un indietreggiamento delle aspettative del Partito dei Conservatori europei di cui Giorgia Meloni, premier leader di Fratelli d’Italia, è anche presidente?… Quale deve essere l’Europa in questo scenario, nella situazione resa ancora più drammatica non solo dall’invasione russa in Ucraina anche dalla guerra tra Hamas e Israele… Ne discutono in Agenzia Radicale Video il giornalista e analista di politica internazionale Francesco Sisci e Giuseppe Rippa direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale…
- Polonia: destra nazionalista frenata, ma Europa ancora senza orizzonti. Conversazione Sisci / Rippa (Agenzia Radicale Video)
Troppo grande è la sofferenza, che si è provata e che resta dentro di noi, nel vedere le immagini del massacro di cittadini inermi, trucidati, decapitati, bruciati. Troppo intensa il senso di angoscia nel vedere la sorte di bimbi innocenti assassinati, sgozzati, sequestrati. Si resta attoniti nel vedere giovani, anziani, donne investiti da una furia assassina che riporta alla mente i crimini nazisti compiti nel totale disprezzo della dignità umana… Si è trattato, in quel sabato 7 ottobre 2023, di assistere a uno dei più odiosi crimini di massa compiuti senza che chi ne era vittima era coinvolto in azioni di guerra, quella guerra terribile e insensata che gli uomini, al culmine della loro follia, compiono … Francesco Sisci, giornalista e analista politico, discute con Giuseppe Rippa di questo e delle implicazioni internazionali che spingono alla ricerca di una risposta ad un dramma di proporzioni enormi e i cui rischi di allargamento hanno carattere non solo regionale ma mondiale. Tutto questo partendo da una condanna netta e precisa di quell’orrore…
- 7 ottobre: Orrore senza se e senza ma! 1988, Pannella: Israele in Europa. Conversazione Sisci/Rippa (Agenzia Radicale Video)
Per oltre un decennio, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha collaborato il Qatar, che ha fornito 1,5 miliardi di dollari a Hamas a Gaza. Questi soldi non sono serviti a sviluppare la Striscia di Gaza (che sarebbe potuta diventare una nuova Singapore), ma a costruire un esercito di 30.000 militanti e un enorme arsenale missilistico, ricco di armi e munizioni sufficienti per una guerra prolungata. Questi fondi hanno anche permesso a Hamas di costruire una città sotterranea con decine di chilometri di tunnel, posti di comando e di battaglia, e con un sistema di allarme rapido altamente tecnologico… di Yigal Carmon (presidente del Middle East Media Research Institute ed ex consigliere per l’antiterrorismo di due primi ministri israeliani)
é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
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