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19/04/24 ore

ESTERI

Russia, Ucraina, Hamas, Israele, Cina, Usa: mondo in crisi. Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa

Mai come in questi ultimi giorni del 2023 il quadro politico internazionale si presenta complicato, rischioso e con prospettive dai risvolti che possono assumere caratteri drammatici. Russia, Ucraina, Hamas, Israele, Cina, Usa: abbiamo un mondo in crisi. Questo emerge in maniera più eclatante ma è noto come i conflitti sono molto più numerosi e la via dello scontro prevale come unica tragica risposta alle contese rimesse sempre più alla sorte delle armi, della guerra. Con l’obiettivo di provare a interpretare gli avvenimenti, le correlazioni e gli intrecci che hanno tra loro, Francesco Sisci, sinologo e giornalista (già professore all’Istituto di Studi europei presso l’Università del Popolo di Cina a Pechino), discute Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, nella conversazione audiovideo che segue…

 

- Russia, Ucraina, Hamas, Israele, Cina, Usa: mondo in crisi. Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)

Aggressioni e guerre: alla ricerca dell’ONU da riformare. Conversazione con Mihail Doble con Giuseppe Rippa

Le aggressioni, i progrom, le guerre (si pensi alle violenze armate contro l’Ucraina e al conflitto scatenato da Hamas contro Israele), che drammaticamente ci accompagnano ancor di più in questi ultimi mesi e anni (non dimenticando i tanti conflitti, sanguinosi e massacratori, che sono in atto in tantissime parti del mondo), fanno emergere un dubbio sull’effettivo ruolo dell’ONU, che si presenta paralizzato e paralizzante, con limiti strutturali e organizzativi, pieno di anacronismi e ambiguità, che finiscono per annullare il suo ruolo, o quello che dovrebbe essere il suo ruolo… Quella che segue è l’audiovideo di una conversazione per Agenzia Radicale Video con Mihail Dobre (diplomatico, già Ambasciatore presso la Santa Sede della Romania e professore di Politica estera, diplomazia e relazioni internazionali presso la Facoltà di Storia dell’Università di Bucarest), con Giuseppe Rippa direttore di Quaderni Radicali (rivista che ha dedicato molti numeri alla importanza dell’ONU e alla sua crisi) e Agenzia Radicale.

 

- Aggressioni e guerre: alla ricerca dell’ONU da riformare. Conversazione con Mihail Doble con Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)

Cisgiordania: due palestinesi giustiziati a Tulkarem da palestinesi della cosiddetta Brigata dei martiri al-Aqsa perché sospettati di collaborare con Israele

Palestinesi, membri della presunta Brigata dei martiri al-Aqsa, hanno linciato e poi giustiziato a Tulkarem (città della Cisgiordania, sotto il controllo dell'Autorità Palestinese) due uomini palestinesi sospettati di collaborare con Israele.

I loro cadaveri, sono stati esposti pubblicamente e la folla scattava foto con grande eccitazione…

Prova di rivolta fallita. Arabi-israeliani contro Hamas. Conversazione Anna Mahjar-Barducci / Giuseppe Rippa

George Deek, giovane ambasciatore arabo cristiano di Israele in Azerbaigian, paese musulmano, ha fatto conoscere i risulta di un recente sondaggio da cui emerge che la quasi totalità degli arabi israeliani, di fatto quasi tutti palestinesi, sono contro Hamas, il suo terrorismo, e si sentono profondamente legati allo Stato di Israele… Con Anna Mahjar-Barducci, ricercatrice senior del Memri, l’istituto di ricerca sui media del Medio Oriente e da sempre collaboratrice di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, che vive a Gerusalemme, conversa Giuseppe Rippa partendo proprio dal sondaggio dell’ambasciatore Deek…

 

- Prova di rivolta fallita. Arabi-israeliani contro Hamas. Conversazione Anna Mahjar-Barducci / Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)

Se una parte del mondo accademico diventa avamposto antiebraico. Conversazione F. Sisci / G. Rippa

“Il mondo accademico si divide sulla guerra in Israele e Palestina”. Scrive il Corriere della Sera “… Quasi quattromila professori e ricercatori universitari di vari atenei di tutto il Paese hanno sottoscritto un nuovo appello per il cessate li fuoco immediato che condanna i «crimini di guerra» e il «genocidio» in corso nella Striscia a seguito delle «brutali azioni» di Hamas (così viene definito li massacro di giovani, donne e bambini del 7 ottobre scorso)….  interrompere immediatamente la collaborazione con le università e i centri di ricerca israeliani…”. Di questo e delle contraddizioni delle civiltà che si ritengono democratiche hanno discusso, nella conversazione che segue il prof Francesco Sisci, analista politico e giornalista e Giuseppe Rippa direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale.

 

- Se una parte del mondo accademico diventa avamposto antiebraico. Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)

La guerra silenziosa della Cina contro l’India

Se la Cina non spara un solo proiettile, ciò non significa che non stia combattendo. Guarda i porti e le basi militari in Africa, dove la Cina ha attraccato le sue navi da guerra militari e ha costruito enormi basi anche senza sparare un proiettile. La Cina, sotto la maschera del Corridoio Economico Cina-Pakistan (CPEC), che fa parte dell’iniziativa cinese “One Belt, One Road”, sta cercando di occupare l’intera regione evitando lo scontro diretto. Tuttavia, dietro le quinte, la Cina sta investendo ingenti somme di denaro per scatenare una guerra su vari fronti… di Rudam Azad* (da MEMRI)

Hamas-Israele: informazione in occidente metafora dell'antisemitismo. Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa

In una intervista a Il Foglio Internazionale il filosofo francese Pascal Bruckner dice: “… Per una parte dell’opinione pubblica, poiché Israele è più forte, il criminale è necessariamente dal lato israeliano. È Davide contro Golia. Questo stato brutale, metafora dell’occidente colonialista, è il colpevole ideale… La realtà, e in questo caso la verificazione dei fatti, non ha più alcuna importanza dinanzi all’ideologia. Nietzsche diceva: il contrario della verità non è la menzogna, è la convinzione…”. 

“Un cortocircuito pericolosissimo sta esplodendo nel cuore dell’Occidente. Accende le fiamme di un incendio che può divampare in un inferno e bruciare tutta l’anima dell’umanità - scrive Francesco Sisci, giornalista, accademico e analista politico -“… Cosa fa l’informazione occidentale, quale è il comportamento della stampa italiana, a cosa si affidano giornali e televisioni nel dare notizie? … Di questo ha discusso con il prof. Sisci il direttore di Agenzia Radicale e Quaderni Radicali Giuseppe Rippa

 

- Hamas-Israele: informazione in occidente metafora dell'antisemitismo. Conversazione Sisci / Rippa (Agenzia Radicale Video)

Gli equilibri mondiali passano in Africa, il continente dimenticato. Conversazione con Luciano Pollichieni di Giuseppe Rippa

L’Africa con la sua “catena di colpi di Stato”, dal Gabon al Niger, con le turbolenze in Burkina Faso, Sudan, Algeria, lo stesso Egitto, Libia, Algeria, Marocco, rappresenta il continente che maggiormente ha implicazioni per l’Italia l’Europa e in particolare per la Francia che ha una antica influenza proprio nel Sahel. Per decenni sono stati del tutto assenti, in modo particolare nella comprensione delle implicazioni che nello scacchiere geopolitico strategico queste vicende avevano e hanno…Il dramma israeliano e la barbarie di Hamas, terroristi che sono i veri responsabili della deriva della causa palestinese, aggiungono ulteriori elementi drammatici a una scenografia dai caratteri terribili non solo per l’Occidente ma per gli equilibri mondiali. 

Della questione africana, della sua incidenza nello scenario mondiale… ne discute in Agenzia Radicale Video con Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale, Luciano Pollichieni, collaboratore della rivista di geopolitica Limes e analista della Fondazione Med-Or che opera la sua ricerca sui Paesi dell’area del Mediterraneo allargato fino al Sahel, Corno d’Africa e Mar Rosso (“Med”) e del Medio ed Estremo Oriente (“Or”)…

 

- Gli equilibri mondiali passano in Africa, il continente dimenticato. Conversazione Pollichieni/Rippa (Agenzia Radicale Video)

Il progrom del 7 ottobre 2023 contro gli ebrei è il più grande del terrorismo di Hamas ma segue molte stragi assassine contro civili inermi

La carneficina perpetrata dai terroristi di Hamas il 7 ottobre scorso è nuova soltanto nella vastità e nell’organizzazione dell’attacco, ma non nella ferocia e nella sua carica distruttiva. Se andiamo a ripercorrere la storia degli ultimi decenni, oltre ad innumerevoli attentati volti a dilaniare i civili proprio nei momenti di maggiore fragilità, negli incontri pacifici, nelle festività religiose (si pensi alle Olimpiadi di Monaco nel 1972, a Maalot nel 1974, a Roma nel 1982 e nel 1985, al Delfinario di Tel Aviv nel 2000 o al Park Hotel di Natanya durante la Pasqua ebraica del 2002, giusto per riportare soltanto qualche esempio) non possiamo non notare la violenza e il cinismo che i terroristi non hanno mai mancato di esercitare. Anche contro i loro stessi fratelli… di Elena Lattes

Chi crede ad Hamas difensore dei palestinesi? Ecco la carta del movimento terroristico che vuole lo sterminio di tutti gli ebrei

Io, arabo e musulmano di nascita, cultura ed educazione tradizionale marocchina, non riesco a trovare le parole per dire quanto sono inorridito da ciò che i militanti di Hamas hanno fatto agli ebrei - scrive su Le Point Tahar Ben Jelloun -. La brutalità, quando colpisce donne e bambini, diventa barbarica e non ha scuse né giustificazioni… La causa palestinese è morta il 7 ottobre 2023, assassinata da elementi fanatici, impantanati in un’ideologia islamista della peggiore specie.

Eppure sono in tanti, anche in Italia che scendono nelle piazze e inneggiano ad Hamas confondendo questo gruppo terrorista con i palestinesi… Quella che segue è la trascrizione della Carta di Hamas, tradotta dall’arabo in inglese dal MEMRI - Middle East Media Research Institute, nel 2006. Si tratta di un documento essenziale per comprendere le radici di tanta barbarie e a chiarire la complessa trama del conflitto tra israeliani e palestinesi; dove emergono le radici profonde che pochi conoscono e che non si vuole che vengano conosciute.

Polonia: destra nazionalista frenata, ma l’Europa è ancora senza orizzonti. Conversazione con Francesco Sisci di Giuseppe Rippa

Il risultato del voto di domenica 15 ottobre in Polonia è in qualche misura forse imprevisto o forse non proprio. Il partito di Donald Tusk (Coalizione Civica), ex capo dell’Unione Europea, dovrebbe dare vita a una nuova possibile coalizione che nascerebbe con l’alleanza di partiti di centro, di destra moderata e liberali, a cui partecipa anche un piccolo partito della sinistra, avendo questa alleanza la maggioranza in parlamento, e potrebbe formare un nuovo governo mandando all’opposizione i sovranisti… Cosa farà l’Italia dove di fronte a questi dati che segnano un ridimensionamento e un indietreggiamento delle aspettative del Partito dei Conservatori europei di cui Giorgia Meloni, premier leader di Fratelli d’Italia, è anche presidente?… Quale deve essere l’Europa in questo scenario, nella situazione resa ancora più drammatica non solo dall’invasione russa in Ucraina anche dalla guerra tra Hamas e Israele… Ne discutono in Agenzia Radicale Video il giornalista e analista di politica internazionale Francesco Sisci e Giuseppe Rippa direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale

 

- Polonia: destra nazionalista frenata, ma Europa ancora senza orizzonti. Conversazione Sisci / Rippa (Agenzia Radicale Video)

Archivio notizie di Agenzia Radicale

é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali

"Politica senza idee - La crisi del Partito Democratico"

Anno 46° Speciale Febbraio 2023

è uscito il libro 

di Giuseppe Rippa

con Luigi O. Rintallo

"Napoli dove vai"

Aiutiamoli a casa loro? Lo stiamo già facendo ma male.

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è uscito il nuovo libro 

di Giuseppe Rippa

con Luigi O. Rintallo

"l'altro Radicale
Essere liberali
senza aggettivi"

 (Guida editori) 

disponibile
in tutte la librerie