Il Wietpas, quella proibizione che il leader conservatore olandese Geert Wilders volle a tutti i costi per fronteggiare i "viaggi dello sballo" degli europei non orange verso i Paesi Bassi, sarà abolito: i 220 coffee-shop di Amsterdam, e il restante migliaio circa sparpagliato per il resto dell'Olanda, resteranno dunque aperti anche ai non residenti. Ogni anno, secondo uno studio commissionato dal governo olandese, sono circa 1,5 milioni gli stranieri che si recano in Olanda per gustare le prelibatezze dei coffee-shop.
Dalla Super Skunk ai muffin con burro Purple Aze, fino ai dispensari di cannabis terapeutica, i motivi per cui fare uso di marijuana passano dal serio al faceto con una incredibile semplicità, ma nessuno di questi, infine, pare essere un buon motivo per incentivare il proibizionismo (almeno secondo il nuovo governo olandese).
Il crollo dell'ultradestra olandese alle elezioni di settembre, e la vittoria dei liberali di Mark Rutte, che ha formato un governo con i laburisti, ha portato all'unico risultato possibile: la libera scelta; come ipotizzato da Agenzia Radicale in tempi non sospetti, il Wietpass, antiliberale, antieconomico, profondamente discriminatorio e soprattutto contrastante il principio di libera circolazione, sarà abolito con il nuovo governo.
La mentalità liberale tipicamente olandese ha fatto il resto: non solo il Wietpass sarà abolito, ma verrà concesso ad ogni esercizio di scegliere liberamente se continuare ad applicarlo o meno, in modo da rispettare appieno il principio di autodeterminazione dell'individuo.
La legge avrebbe dovuto coprire tutto il territorio olandese dal primo gennaio, ma la proteste degli esercenti (alcuni dei quali si sono trovati costretti a chiudere nel giro di poche settimane) capitanate dal sindaco di Amsterdam, in prima linea per tutelare non solo i diritti di tutti, ma soprattutto le entrate che i turisti garantiscono alle casse del comune, hanno fatto rientrare tutti gli allarmi.
In Italia invece, dove i consumatori di cannabis sono più di cinque milioni, proprio ieri Graziano Giardini, 34enne invalido al 100% e disoccupato, ha presentato istanza di patteggiamento a un anno e mezzo (accolta) dopo che lunedì sera era stato arrestato perchè reo di aver allestito una serra con 19 piante nello scantinato: "Avevo visto su internet che con quelle piante si potevano fare infusi per curare la mia malattia. Per questo le coltivavo", ha spiegato l'uomo.
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