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16/11/24 ore

Libia, Usa sotto attacco. Al Qaeda rivendica



“Innocence of Muslim”. Sarebbe questo il titolo del film, realizzato da un israelo-americano, Sam Bacile, e sostenuto dal pastore americano Terry Jones, famoso per aver bruciato in passato alcune copie del Corano, che inizialmente è stato considerato all'origine delle violenze esplose questa notte in Libia.

Miliziani armati, intorno alle 21.40 di ieri, hanno attaccato il consolato americano di Bengasi per denunciare la pellicola ritenuta offensiva per l'Islam e contro cui poche ore prima, al Cairo, altri manifestanti avevano protestato cercando di scalare i muri dell'ambasciata Usa e bruciando la bandiera americana.

 

Nell'incendio divampato nella sede diplomatica di Bengasi, secondo al Arabiya, ha perso la vita l'ambasciatore usa, J. Christopher Stevens, 52 anni, probabilmente intossicato dai fumi procovati dal fuoco e altri tre membri dello staff, tra cui due uomini della sicurezza, anch'essi cittadini usa, e un impiegato del consolato, dalla nazionalità ancora incerta.

 

Secondo un funzionario del comitato libico per la sicurezza, “c'è un legame” tra gli attacchi in Libia e quelli in Egitto, mentre fonti diplomatiche americane negano che i due fatti siano collegati: secondo prime indiscrezioni, i dimostranti, membri della milizia islamica Ansar Al-Sharia, erano al corrente della presenza nell'edificio dell'ambasciatore Stevens, giunto in città per indagare sugli umori alla vigilia della nomina, prevista per oggi, del nuovo premier libico.

 

L'attentato è stato infatti in un secondo momento rivendicato da Ayman al Zawahiri, numero due di Al Qaeda: la morte dell'ambasciatore sarebbe stata "una reazione della milizia Ansar Al-Sharia alla conferma della morte di Abu al-Libi".

 

I corpi delle quattro vittime sono stati trasferiti all'aeroporto internazionale di Bengasi: da lì saranno trasportati a Tripoli e infine presso una base americana in Germania. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel suo primo commento si è dichiarato "profondamente addolorato per la morte di Stevens" in quello che ha definito "attacco scellerato".


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