… no non pensiamo a quella filosofia della storia per la quale gli stessi eventi si ripetono sempre, ritornano costantemente nel corso dei secoli, ma più modestamente constatiamo come a tornare e sempre rimesso a nuovo sulla scena politica italiana di questi anni sia sempre Silvio Berlusconi, si direbbe ben deciso di non darla vinta a chi non gli vuol bene. Al punto che quasi quasi sarebbe bene consigliare agli avversari di non farsene una malattia.
Questa volta la notizia è che il leader di Forza Italia – che come è noto nel 2013 aveva subito una condanna a quattro anni di reclusione per frode fiscale cui si era aggiunta l’incandidabilità alle elezioni per sei anni (fino al 2019) ai sensi della legge Severino – ha presentato al Tribunale di Sorveglianza di Milano domanda di riabilitazione, il provvedimento che cancella le pene accessorie. E cosa mai avrà in mente il Cavaliere? Pare ci sia poco da elucubrare: ove la domanda fosse accolta, potrebbe di nuovo scendere in campo.
Berlusconi è anche in attesa della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, alla quale ha presentato ricorso contro la legge Severino, ma per la sentenza del giudice europeo i tempi sono ancora lunghi e quindi l’interessato ha pensato bene di provare anche l’altra strada, visto che sono ormai trascorsi i tre anni dalla fine dell’esecuzione della pena, cui è subordinata l’ammissibilità della domanda. Per l’accoglimento del ricorso è però necessario che l’interessato durante questi tre anni abbia tenuto buona condotta e su questo dovrà giudicare appunto il Tribunale di Sorveglianza.
Nel frattempo, comunque, il Cavaliere non ha perso tempo, come ne dà notizia l’Huffington Post, e si inserisce nel presente dibattito con il piglio del leader di un centro destra che ha vinto le elezioni, annuncia che sarà lui al “Colle” per le consultazioni, parla di premiership e di programma senza pregiudizi di schieramento e chiede risposte da parte di tutte le forze politiche responsabili.
In parole povere si affaccia, appena velata, l’indicazione della proposta di un governo istituzionale, mentre l’iniziativa per cercare di rimuovere al più presto l’incandidabilità lascia pensare alla voglia di un ritorno al voto in tempi ravvicinati.
È chiaro che Berlusconi intende far valere il peso dei gruppi parlamentari di Forza Italia, senza i quali ogni tentativo di un governo Salvini – Di Maio diventa improponibile. E così fa giustizia sommaria sia delle scaramucce che si sono registrate dopo le elezioni tra i leader neopopulisti sulle spettanze della premiership sia delle pretese di definire linee programmatiche per un futuro governo senza la sua partecipazione.
Anche se ovviamente adesso occorrerà vedere quali saranno le reazioni dei neoeletti parlamentari forzisti.
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