Se la televisione "corrisponde alla gerarchia della conoscenza e della narrazione pubblica", la caratteristica più significativa di internet è la reciprocità, cioè chi "dispone di un collegamento ad Internet è in grado di trasmettere a chiunque altro, sia a singoli che a gruppi". La televisione riflette la struttura del potere prima di potersi adattare alla società.
"La relazione storica tra televisione e internet - scrive Luca De Biase (blogdebiase.com) - non è quella del prima e del dopo. Internet è la versione informatica di relazioni molto tradizionali tra le persone, le istituzioni, le comunità. La televisione sembra resistere meglio di ogni altro elemento del sistema mediatico del secolo scorso, come ha spiegato recentemente l’Economist.
Relativamente all'informazione il primo elemento che salta agli occhi, per quanto riguarda il web, è che "... non esiste la dicotomia tradizionale tra produttori e consumatori di informazione presente nei media come televisione e stampa, poiché non è necessaria una sofisticata e costosa struttura produttiva centrale... (www.di.unipi.it/)".
" ... La televisione - scrive ancora De Biase - non è stata molto diversa per i lunghi sessant’anni della sua storia. All’inizio si è inserita nel pensiero convenzionale che aiutava a decodificare i suoi messaggi". In seguito poi, con la sua commercializzazione, ha costruito la nuova convenzione dalla quale ha fatto discendere la decodifica dei suoi nuovi messaggi, contribuendo a modificare e manipolare il pensiero collettivo in modo enorme.
Ma internet è stata la rivoluzione del recupero dell’autonomia della società dalla dominanza congiunturale della televisione? Ha riabilitato le persone a connettersi e riconoscersi indipendentemente dalla fiction televisiva? (sempre De Biase ndr).
Teoricamente è così, e in buona misura è vero. Ma sorge un dubbio: nel paese dove il sistema partitocratico, onnicomprensivo, totalizzante, sciaguratamente manipolatore e deresponsabilizzante, ha formato un cittadino vittima ma anche ribelle e potenzialmente tentato al qualunquismo, lo strumento produce un recupero di autonomia e di consapevolezza alternativa?
In Italia, così come abbiamo documentato in Quaderni Radicali, vi è uno dei più bassi tassi di fruizione dalla rete di acquisizione di materiali culturali, scientifici professionali d'Europa.
Ora internet non ha annullato la televisione. Ha creato una nuova dimensione della comunicazione nella quale ciò che la televisione non può fare e non consente ritrova uno spazio. Ma il soggetto sociale che utilizza internet è lo stesso che subisce la gerarchia informativa, deviante e deformante oltre che preclusiva, del sistema sostanzialmente antidemocratico del regime post-partitocratico italiano ... dunque …
Il video editoriale di Giuseppe Rippa che segue propone uno spunto di approfondimento proprio su tutto questo.
- L'informazione italiana tra Tv e web videoeditoriale di Giuseppe Rippa (Agenzia Radicale Video)
é uscito il N° 118 di Quaderni Radicali "EUROPA punto e a capo" Anno 47° Speciale Maggio 2024 |
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