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16/11/24 ore

I Radicali e la legalità: il cattivo esempio di Marco Travaglio


  • Antonio Marulo

 “Non ho mai preso i Radicali come esempio di legalità”. Questa affermazione – a margine di commenti sulla responsabilità civile dei magistrati e sul referendum disatteso voluto dai radicali, si commenta da sola. Ancora di più se si considera che a dar fiato improprio alle corde vocali è stato Marco Travaglio. Sì, proprio lui: quello che ha definito giorni fa la presunzione d'innocenza un gargarismo.

 

Teatro o, meglio, teatrino del nuovo capolavoro del vice direttore del Fatto quotidiano è stata la trasmissione Otto e mezzo condotta da Lilli Gruber. Quest’ultima si è guardata bene dal ribattere, almeno per stabilire un minimo di verità e di contraddittorio intelligente. Del resto, l’altoatesina dal curriculum Rai di prima repubblica esemplare, col suo mutismo, ha assolto perfettamente il compito di giornalista di regime in un programma di regime, nel quale lo stesso Travaglio si trova a suo agio come ospite che fa cassetta (oggi si direbbe ascolto).

 

La lotta politica dei radicali per la legalità è fatto antico e si spera per qualcuno in Italia ancora noto. Diciamo ancora, e non si sa a quanti. Il dubbio ci viene proprio nel giorno dell’anniversario della scomparsa di Enrico Berlinguer. Per l’occasione, Walter Veltroni ha fatto un docufilm trasmesso proprio oggi in prima tv da Sky. Il film parte con la sequenza di risposte a sproposito sulla domanda fatta a tanti malcapitati ignoranti (nel senso che ignorano) su chi fosse Berlinguer.

 

A questo bacino d’utenza si rivolge e conta Travaglio probabilmente: a quella fetta sempre più grossa del paese che non ha memoria o che la perde a seconda delle convenienze e a quelli che non sono messi nelle condizioni dai media di conoscere per deliberare. Su questo punta il giornalista più amato dalle procure, che grazie alla compiacenza dei suoi interlocutori nei talk tv spaccia per verità rivelata autentiche falsificazioni della realtà.

 

Del resto, perché meravigliarsi: la questione della legalità in Italia si risolve innanzitutto se si mette all’ordine del giorno la questione liberale. Da persone come Travaglio, illiberale autentico, per non dire altro, non ci si può aspettare di certo un contributo valido in tal senso. In data odierna ne abbiamo avuto l’ennesima conferma.


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