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25/12/24 ore

Dall'Osso, i mormorii dell'ignoranza


  • Florence Ursino

“Eh, lo so ragazzi” dice mentre il foglio trema leggermente tra le mani e la voce si interrompe quel secondo in più del dovuto. E' l'una di notte a Montecitorio e Matteo Dall'Osso, nelle file del Movimento 5 Stelle, è impegnato in un intervento dedicato alla donazione degli organi in Italia.

 

Poi l'impasse, il silenzio tra una riga e l'altra rotto solo da qualche risatina: “dategli il foglio buono” sussurra uno dei deputati presenti. Ma non è l'ora tarda, né la poca esperienza da parlamentare che blocca Dall'Osso: è la sclerosi multipla. Il resto è vergogna e imbarazzo.

 

“Gli umani colleghi dagli scranni di Pd e Scelta Civica – denuncia sul blog di Grillo un post di Giulia Di Vita, anche lei parlamentare 5 Stelle – hanno cominciato a fare battutine sulla sua difficoltà, ripetevano le sue parole balbettando a sfottò, mormoravano, ridevano, lo guardavano divertiti. Avvisati poi dello stato di Matteo qualcuno ha chiesto scusa per la palese, indecente, schifosa, indecorosa gaffe. L'arte dell'ipocrisia” scrive la deputata.

 

Ma dagli onorevoli accusati di sbeffeggiamento è arrivata immediata la replica in cui si afferma con tono duro che “l'uso denigratorio” degli handicap o di una malattia non appartiene certo alla cultura dei due schieramenti: nessuno, ribadiscono dalle file del Pd e di Scelta Civica, ha irriso Dall'Osso.

 

E quest'ultimo ha preso nuovamente la parola in Aula, il giorno dopo, e ha ricordato la sua storia, quella di chi è partito “da una condizione in cui non muovevo le gambe, la mano, non vedevo da un occhio e non riuscivo a parlare”: “oggi – racconta il deputato 5 Stelle – la mia storia è diventata un case history internazionale”.

 

Ce ne dovrebbero essere altre di storie come quella di Matteo, storie di persone che non potevano fare le scale e che ora salgono i ripidi gradini del Parlamento per portare avanti una battaglia di diritto, di speranza. Non di certo per ascoltare i mormorii dell'ignoranza.


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