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16/11/24 ore

La fiammata di Draghi: gli speculatori battono in ritirata strategica


  • Antonio Marulo

Solo due giorni fa la situazione era più o meno questa: Grecia fallita e fuori dall’Europa, Spagna con un piede nella fossa, Italia prossima vittima predestinata; il tutto coronato dal crollo delle borse mondiali e dall’impennata dello spread a livelli berlusconiani.

 

 

Poi, a sorpresa, la fiammata di Draghi alla City di Londra avvertiva i malintenzionati del fatto che la Bce avrebbe fatto quanto bastava per difendere l’euro e quindi l’Unione europea. Tanto è stato per capovolgere totalmente lo scenario: la Grecia è rientrata nell’Unione, la Spagna si è allontanata dal baratro, l’Italia ha visto più roseo l’orizzonte con spread in picchiata e borsa in violenta risalita.

 

In verità , la Bundesbank aveva provato a raffreddare gli entusiasmi, smentendo in qualche misura le promesse di intervento di Mario Draghi. Poi, però, Angela Markel, seguita a ruota da Hollande, si allineava alle posizioni del Governatore della Bce: “pronti a tutto per l’Euro!”.

 

In questo modo, la settimana finanziaria si è chiusa come meglio non si poteva: la politica degli annunci questa volta ha dato i risultati sperati, il venerdì dei mercati europei ha visto gli speculatori battere in ritirata strategica, nell’ attesa di riorganizzare strategie e truppe in vista del prossimo assalto. Godiamoci il momento!


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