Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

16/11/24 ore

Staminali embrionali: all' UE si rema contro


  • Silvia Soligon

E' ancora lotta sul finanziamento europeo alla ricerca sulle cellule staminali. La Commissione giuridica del Parlamento europeo si è, infatti, espressa a favore della relazione di Piotr Borys, popolare polacco che ha posto l'attenzione sui rischi giuridici del finanziamento delle ricerche sugli embrionali.

Secondo Borys tali rischi deriverebbero in gran parte dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue del 18 ottobre 2011, secondo cui l'uso delle cellule staminali embrionali e degli embrioni non è brevettabile se prevede la loro distruzione, un evento inevitabile nella maggior parte dei casi.

 


Questa sentenza, ha sottolineato Borys, “ha un impatto sul diritto comunitario”. Per questo il parlamentare polacco ha proposto una serie di emendamenti al testo redatto dalla Commissione europea per il Programma quadro di ricerca 2013-2020 (noto come Horizon 2020), in cui si continuano a prevedere finanziamenti agli studi sulle staminali embrionali. Secondo Borys il regolamento di Horizon 2020 “potrebbe esser portato di fronte alla Corte di giustizia se non escludesse il finanziamento di ricerche che utilizzino cellule staminali embrionali. Questo tipo di ricerca dovrebbe dunque essere escluso dal finanziamento Ue lasciando la questione ai bilanci di ricerca nazionali”.

 

Appoggiando la relazione di Borys, la Commissione giuridica del Parlamento europeo ha modificato il paragrafo 4 dell’articolo 16 della proposta di regolamento Ue. La versione della Commissione Europea – recitava “si può finanziare la ricerca sulle cellule staminali umane, sia adulte sia embrionali” - è stata modifica specificando che “può esser finanziata la ricerca su altri tipi di cellule staminali umane” diverse da quelle embrionali.

 

Nello stesso articolo 16 sono stati introdotti due sottoparagrafi in cui viene specificato che l'Ue non finanzierà “la ricerca che implichi la distruzione di embrioni umani; e la ricerca che utilizzi cellule staminali embrionali umane”. Infine, viene precisato che “è opportuno che la Commissione sostenga attivamente la ricerca volta a sviluppare alternative alle cellule staminali embrionali”.

 

Immediata la reazione di Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, che spiega: “Il voto della Commissione giuridica del Parlamento europeo contro la ricerca sulle staminali embrionali non è un voto definitivo. Dipenderà dalla commissione competente, e poi dalla Plenaria”. Nonostante ciò, prosegue Cappato, si tratta di “un segnale negativo che non va sottovalutato, perché rappresenta la forza della lobbying clericale presente al Parlamento europeo non solo all'interno delle forze di centrodestra, ma anche di parte dei verdi europei e dello stesso Partito democratico di Bersani”.

 

Il testo del Programma quadro dovrà essere discusso dalla Commissione industria. In ogni caso, il parere espresso dalla Commissione giuridica non è vincolante. In attesa dell'approvazione definitiva i Radicali dell'associazione Luca Coscioni hanno rilanciato la campagna a favore della ricerca sulle staminali embrionali attraverso una petizione che si può firmare online. L'occasione per discutere della questione si presenterà, invece, il 6 e il 7 ottobre, durante il IX Congresso dell'Associazione Luca Coscioni di Milano.


Aggiungi commento