Cinque prigionieri sono stati impiccati in Pakistan tra il 7 e 9 aprile, portando a 69 il numero delle esecuzioni da quando sono riprese nel dicembre 2014. Il 7 aprile Jafar alias Kali è stato giustiziato nel carcere di Sahiwal. Era stato condannato nel 2000 per aver ucciso due fratelli, Khalil e Sadia, per una disputa sulla terra nel 1997.
Sempre il 7 aprile, Tayyab Ghulam Nabi, è stato impiccato nel carcere di Kot Lakhpat a Lahore. Era stato condannato da un tribunale distrettuale a Toba Tek Singh per aver ucciso Abrar durante una rissa nel 2002.
Le loro istanze di revisione erano state respinte dai tribunali di appello, mentre quelle alla clemenza sono state rigettate dal Presidente del Pakistan.
Ancora il 7 aprile, un detenuto del braccio della morte identificato come Sikander, è stato impiccato nel carcere centrale di Bahawalpur. Era condannato da una corte marziale, dopo essere stato riconosciuto colpevole di aver ucciso un collega a Rawalpindi nel 2002.
L'8 aprile è stato giustiziato nel carcere Machh Ameer Hamza, che era stato condannato a morte da un tribunale anti-terrorismo a Sibi nel 2004, dopo essere stato riconosciuto colpevole di aver ucciso un uomo a Harnai nel corso di una disputa minore nel 1995. Il suo appello alla clemenza era stato respinto dal Presidente Mamnoon Hussain il 30 marzo. Hamza sarebbe il primo prigioniero a essere impiccato nel Balochistan negli ultimi sette anni.
Il 9 aprile un altro condannato per omicidio è stato giustiziato nel carcere di Adiala a Rawalpindi. Raja Mushtaq Ahmed era stato trovato colpevole di duplice omicidio. (Nessuno tocchi Caino news)
(Fonti: Dawn.com; Dawn.com e Aaj News; APP)
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