Quando la malattia è senza pietà e alla fine del lungo tunnell del suo decorso si staglia l'ombra netta della Nera Signora, allora il medico può decidere di mettere fine alle sofferenza di un corpo straziato. Anche se quel corpo appartiene a un bambino. L'Olanda, primo paese europeo ad aver legalizzato l'eutanasia nel 2001, continua a smussare gli angoli della spigolosa questione legata alla 'dolce morte'.
L'ultimo colpo di mano arriva dalla Knmg, l'associazione dei medici olandesi, che ha elaborato un documento contenente le linee guida per seguire i neonati destinati a non sopravvivere, a causa di gravi malformazioni o patologie degenerative. Casi limite, in media 300 l'anno, in cui la fine, spesso lenta e dolorosa, è inevitabile.
”Dottori e genitori – spiega Eduard Verhagen, pediatra della Knmg – si interrogano spesso sulla necessità di costringere l'esserino a soffrire così a lungo”: i piccoli, continua il dottore prendendo ad esempio i casi di asportazione dell'apparato polmonare, “diventano grigi e si raffreddano, le labbra cambiano colore al blu, e gemono per la mancanza di ossigeno. Può durare ore, a volte giorni”.
Con questo nuovo accordo, stipulato dopo un anno di trattative tra le autorità giudiziarie olandesi e la clinica universitaria di Groningen, ai bambini senza speranza – e ai loro genitori - verrà data la possibilità di essere liberati da un dolore intollerabile. Naturalmente i medici dovranno seguire rigidamente il protocollo, facendo rapporto sui decessi accelerati - concordati preventivamente con le autorità sanitarie - a un organismo di controllo centralizzato.
Oltre al parere dei tre esperti previsti dalla legge vigente, poi, il ricorso all'eutanasia per un bimbo sotto i 12 anni (inclusi i neonati) dovrà avere anche il nulla osta di un medico indipendente. “E' un accordo - spiega ancora Verhagen - concluso in base alla legislazione esistente”.
Questa, che permette la 'dolce morte' ai malati sopra ai 12 anni che la richiedono in maniera “esplicita, ragionata e ripetuta”, in realtà non contempla la possibilità che i genitori decidano per l'eutanasia al posto dei propri figli (nel caso dei piccolissimi è ovviamente impossibile). Ai dottori, dunque, la rischiosa e decisiva scelta: in base a questa la magistratura avrà tre mesi di tempo per decidere se procedere legalmente contro i medici.
Ma la nuova intesa sta comunque spaccando la società olandese (e non solo) e c'è già chi grida ad un' “eugenetica mascherata”: un ritorno amorale - eticamente camuffato – alla crudeltà inumana degli 'esperimenti scientifici' dei nazisti. (F.U.)
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