Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

24/11/24 ore

TELEVISIONE

Politica in TV, l’ineluttabile presenza dei Matteo

Alla fine la storia dell’abnorme presenzialismo in Tv dei soliti noti è finita in barzelletta, grazie a uno dei protagonisti, anzi, il protagonista di punta, Matteo Renzi, con un siparietto inscenato a Bersaglio Mobile condotto da Mentana che è tanto piaciuto alle edizioni online di importanti giornali, da farne una breve clip ad hoc per un facile clic. di Antonio Marulo

Talk Tv, il colpo di Renzi sulle “balle spaziali”

 “Grazie al Jobs act la Fiat sta assumendo a Melfi!”. La giovane e rampante esponente del nuovo corso del Pd, Simona Bonafè, lo affermava nel corso del programma di La7 Piazza Pulita del 19 gennaio senza che nessuno, conduttore compreso, le ricordasse che le cose stavano in modo diverso e che Sergio Marchionne aveva deciso l’infornata di nuovi lavoratori per venire incontro alla domanda di un mercato in crescita. Matteo Renzi annovererebbe l'affermazione di una delle sue fedeli scudiere come “balle spaziali”, tra le tante che si sentono in tv facendo zapping fra la miriade di approfondimenti politici. di Antonio Marulo

Homeland, non buona la terza!

Avviso: si sconsiglia la lettura di quest'articolo a chi non abbia visto almeno le prime due stagioni della serie televisiva Homeland. Il 15 dicembre, dopo una lenta e (in alcuni episodi) straziante agonia durata tre mesi, si è conclusa la terza stagione della serie targata Showtime che ha riportato in auge, almeno sul piccolo schermo, lo spettro del terrorismo islamico e più in generale il mondo dello spionaggio. di Adil Mauro

Politica in Tv, Floris cambia vaso

Correva l’anno 2002, quello dell’Editto bulgaro. In ossequio a Berlusconi, la Rai fece a meno di Michele Santoro e nacque Ballarò: il mercato delle idee. Il panico durò poco. Bastarono infatti alcune puntate per comprendere che vale sempre il detto “tutti sono utili, nessuno è indispensabile”, perché anche un Giovanni Floris qualsiasi poteva fare ascolti e servire la causa con un talk tv politico. di Antonio Marulo

Sotto un fragile Gazebo

“E poi c'è Gazebo, che va benissimo. È vero che me lo sono trovato, ma l'ho anche valorizzato. È l'unico esempio in Italia di giornalismo gonzo”. Con queste parole il direttore di Rai3 Andrea Vianello si è appuntato sul petto la medaglia per aver portato la puntata settimanale del programma condotto da Diego “Zoro” Bianchi a tre appuntamenti di circa 40 minuti in onda martedì, mercoledì e giovedì. di Adil Mauro

Silvia Tortora: la fiction Rai è una “cosa imbarazzante”

'Dove eravamo rimasti?' ha chiesto ai 6 milioni di spettatori la fiction dedicata al 'caso Enzo Tortora', trasmessa qualche giorno fa da Raiuno. Si era rimasti alla celebrazione postuma in due puntate che la tv di Stato ha voluto dedicare a uno dei più noti show man italiani, nonché cavia per eccellenza di quegli esperimenti criminali con cui il sistema Giustizia ha negli anni sviluppato una certa dimestichezza.

- Tortora, "memorie" Rai fra commemorazione di regime e ipocrisia dilagante di Giuseppe Rippa