Secondo gli ultimi dati resi noti dalla SIAE il cinema italiano in sala, in soli sei mesi, perde il 16,7% degli ingressi, pari a circa dieci milioni in meno di biglietti venduti e vede calare gli incassi al botteghino da 369 a 315 milioni di euro (-14,7%) con i problemi maggiori al Sud.
“Il pre-consuntivo Siae è allarmante perché un calo del 17% degli spettatori è sintomatico di una grave crisi del sistema dello spettacolo tutto e più in generale dell'industria culturale” - ha affermato Angelo Zaccone Teodosi, presidente di Isicult, Istituto Italiano per l'Industria Culturale -“ … La tanto decantata Agenda Digitale non mostra alcuna sensibilità per i produttori di contenuti e la pirateria colpisce anzitutto l'industria del cinema, anche se non è l'unica causa della crisi”.
Al di là dello scoramento totale c'è però un'alternativa per recuperare il pubblico perduto:
analizzando infatti gli ultimi dati provenienti dal DEG, il Digital Entertainment Group, consorzio delle industrie americane operanti nell’home video, nel primo semestre del 2012 i servizi on demand hanno conosciuto un incremento di circa il 12%, capace di sostenere i numeri altrimenti in perdita dell’intero settore dell’intrattenimento audiovisivo domestico grazie a grandi piattaforme on line come Netxflix, che si sta preparando ad entrare anche nel mercato europeo.
Questo nuovo sistema on demand potrebbe essere dunque tranquillamente trapiantato anche in Italia dover alcuni tra gli addetti ai lavori hanno sempre sostenuto l’importanza di un’offerta legale online ampia e adeguata, ma sono ancora pochi gli operatori a essersi arrischiati nel mercato, per lo più legati ai grandi player del settore audiovisivo.
Anche l’Anica, l’associazione delle industrie cinematografiche del nostro Paese, ha annunciato diverse volte la creazione di un grande portale del cinema italiano sul web incentrato sul modello iTunes ma il progetto non ha ancora portato risultati concreti.