La disabilità è assente dai programmi televisivi e nei rari casi in cui la tematica viene trattata poca è l’attenzione per il vissuto delle persone disabili considerate per lo più “casi umani”. Ha sottolinearlo è Elsa Manna, responsabile settore politiche culturali del Censis, nel corso della presentazione nei giorni scorsi a Roma del 'Libro Bianco Media e Minori'.
La stessa ricercatrice del Censis mette in evidenza quanto ciò abbia un effetto negativo sulla vita degli adolescenti: “Se rimuoviamo deliberatamente questi temi, i ragazzi si convincono che la vita è fatta solo di benessere - spiega Manna - Dei disabili non si parla quasi mai, nemmeno durante l’Anno della disabilità i media sono riusciti a dedicare spazio a questo tema".
Un “silenzio assordante” sul mondo dell’handicap, spezzato solo da qualche caso di cronaca in cui il disabile diventa “caso umano”, oppure dalle notizie di contenuti e atteggiamenti offensivi nei confronti di queste persone.
Inoltre l’esclusione e/o il trattare in modo non adeguato il mondo dell’handicap nei programmi e nelle varie fiction televisive, con una fascia di uomini e di donne che svolgono una vita socialmente attiva, con le aspirazioni e i pro e contro di tutte le persone di questo mondo, complica la battaglia indispensabile contro tutti i pregiudizi e gli stereotipi verso la persone con disabilità, dai quali il popolo italiano è tutt’altro che immune.