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15/11/24 ore

Droghe leggere, Obama contro il proibizionismo


  • Alessandro Frezzato

 “Non credo che la marijuana sia più pericolosa dell’alcol, in termini d’impatto per l’individuo consumatore” ha detto il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama all’interno di un lungo articolo, una via di mezzo tra l’intervista e un profilo dedicato allo stesso Presidente, realizzato dal direttore del New Yorker, David Remnick. Un lavoro che raccoglie ore di confidenze rese da Obama nei mesi scorsi.

 

“Ciò non vuol dire - prosegue il Presidente degli Stati Uniti - che io incoraggi l’abitudine alla droga leggera. Ho detto alle mie figlie che è una cattiva idea, uno spreco di tempo e per nulla salutare”.  Ma “non possiamo mettere in galera ragazzi, quando probabilmente chi ha scritto quella legge per qui sono in arresto ha fatto la stessa cosa”.

 

“I ragazzi del ceto medio non vanno in galera per droga - continua Obama - ci vanno i più poveri, che spesso sono afro-americani e latini”. Con queste affermazioni il capo della Casa Bianca ribadisce la sua intenzione di andare avanti con norme che trattino in modo equo il consumatore.

 

Obama inoltre, con una tale presa di posizione sulle droghe leggere, mette nuovamente alla luce il suo approccio politico autenticamente progressista nell’affrontare tematiche attinenti ai diritti civili e alle libertà individuali. Basti pensare alla sua totale apertura alle unioni gay e all’eliminazione dell’odiosa norma che impediva ai militari omosessuali di dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale, pena l’esclusione dall’esercito.

 

 


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