Gli ultimi insuccessi elettorali ai ballottaggi di domenica scorsa hanno fatto forse comprendere che prendere tempo in attesa che il presunto cadavere passi sulla sponda del fiume non sia la strategia più saggia per l'opposizione al governo grillo-leghista.
Secondo il prof. Ernesto Galli della Loggia c'è bisogno di ripartire con una “identità nuova, diversa dal passato, pronta a contaminarsi con valori e prospettive che non abbiamo a che fare con la sinistra tradizionalmente intesa...”.
Nel tracciare il suo personalissimo decalogo per “la nuova opposizione di domani”, l'intellettuale ed editorialista del Corriere della Sera, liquida quelle che definisce “le ortodossie cadaveriche delle varie sinistre italiane, ancora in cattedra a dispetto delle continue bocciature della storia”.
Della Loggia si riferisce, oltre che all'ortodossia marxista, a quella liberal-democratica, trascurando il particolare che di liberale la sinistra italiana ha sempre avuto ben poco o nulla, fatto salvo una piccola nicchia opportunamente osteggiata.
Da qui partono le riflessioni di Geppi Rippa, sollecitato da Antonio Marulo, nella rubrica “Maledetta Politica”, in merito all'annosa questione della sinistra e della questione liberale, che da anni domina il dibattito su Quaderni Radicali e le pagine del suo supplemento telematico.
Maledetta politica - Oltre la sinistra, le novità non nuove di Galli della Loggia (Agenzia Radicale Video)