Non si arresta la discussione a sinistra dopo la “scelta” a sorpresa di Eugenio Scalfari tra Di Maio e Berlusconi.
Il giochino del meno peggio che in questi giorni imperversa, quasi a voler dare per scontata la sconfitta del Pd, ha fatto sbriciolare granitiche certezze dell'ultimo ventennio su chi fosse il male assoluto nel nostro Paese.
Il fondatore del “giornale partito” per eccellenza ha così dato la stura al “dramma” interiore che attraversa una generazione di lettori de “La Repubblica” e di quei maestri del pensiero che hanno seguito la stella polare l'anti-berlusconismo.
Ne discute Geppi Rippa, con Antonio Marulo, in questo numero di Maledetta Politica.
- Scalfari e il “dramma” de La Repubblica