Un tribunale russo ha respinto la richiesta di scarcerazione di Nadia Tolokonnikova, leader del gruppo ''Pussy Riot'', arrestata in seguito alla ''preghiera punk'' anti Putin, avvenuta lo scorso anno nella cattedrale ortodossa di Cristo Salvatore a Mosca.
''Contesterò la mia condanna fino in fondo, andrò fino alla Corte suprema'' ha detto la giovane - condannata a due anni di campo di lavoro - davanti alla corte di Saransk, dove sconta la sua pena. La ragazza ha rivelato di aver ricevuto molte lettere e ''un forte sostegno'' durante la detenzione. La procura ha negato la libertà vigilata alla giovane, nonostante sia madre di una bambina piccola.
Le Pussy Riot erano state condannate nello scorso agosto a due anni di carcere per ''teppismo motivato dall'odio religioso''. Soltanto una delle tre giovani è stata scarcerata nello scorso ottobre, dopo il processo di appello. (fonte Asca)