Avevano 15 e 16 anni, Basra e Sheza Noor, colpevoli soltanto di essersi fatte riprendere mentre ballavano sotto la pioggia: le due sorelle sono state uccise, insieme alla madre Noshehra, a Chillas, nel nord del Pakistan, da un gruppo armato, forse guidato dal fratellastro 22enne delle due ragazze: a denunciare il fatto un altro fratello delle vittime.
Il video incriminato, diffuso tramite cellulare, era arrivato in rete e risalirebbe a circa 6 mesi prima. Nelle immagini si vedono le giovani, vestite in abiti tradizionali e coperte dal velo, che ridono e ballano sotto la pioggia insieme a due bambini.
Il triplice delitto sarebbe pertanto avvenuto per lavare l’onta pubblica per la famiglia causata dalla diffusione delle immagini considerate contrarie alla morale religiosa della regione. La Commissione pakistana per i diritti umani ha denunciato, nel 2011, l’uccisione di 943 donne, tra le quali molte minorenni. Il numero ovviamente potrebbe essere molto più alto dato che questi delitti di solito tendono ad essere nascosti all’interno del nucleo familiare o nella comunità “tribale” in cui vengono perpetrati. (L.R.)