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19/05/24 ore

Spagna: nozze islamiche, ‘repetita iuvant’



Ci sono ancora città come Melilla (colonia spagnola) in cui il 41% degli 80 mila abitanti, nonostante l'origine marocchina e la fede professata in Allah, è costretto a sposarsi due volte per vedere convalidato il Nikah, matrimonio in arabo.

 

 

Alle spalle in realtà ci sono ben 21 anni dall’Accordo di Cooperazione dello Stato con le Comunità Islamiche, che dovrebbero quindi godere degli stessi diritti delle altre tre religioni monoteiste come - ad esempio - quella cristiana. Ma per i musulmani ancora – ad oggi - non esiste alcuna equiparazione: per far valere la loro unione legalmente devono ripeterla due volte in Comune o in Tribunale.

 

“Risolveremo il problema” promette il ministro della Giustizia, Alberto Ruiz Gallardón, durante l’incontro con il presidente di Melilla, Juan José Imbroda, avvenuto in questi giorni per mettere un punto alla spiacevole situazione che da anni la comunità islamica e i seguaci del Corano sono costretti a subire. (S.G.)


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