Foxconn, il colosso taiwanese che assembla, fra l'altro, i prodotti della Apple, permetterà ai suoi dipendenti di eleggere i propri rappresentanti sindacali.
Tristemente famosa per la catena di suicidi degli operai a causa delle inumane condizioni di lavoro, la fabbrica che produce componenti elettroniche per tablet, computer e smartphone in Cina è il primo datore di lavoro privato con 1,2 milioni di lavoratori: tra questi potranno essere scelti i delegati sindacali senza il coinvolgimento di alcun membro della dirigenza aziendale.
Una decisione che segna una svolta storica, quella concordata da Foxconn con il governo di Pechino, che getta un po' d'acqua sul fuoco delle pesanti accuse (sfruttamento minorile, salute e sicurezza dei dipendenti a rischio, salari minimi) rivolte da numerose ong e da varie associazioni al gruppo di Taiwan.