“Il diritto alla salute, nei casi di necessità, urgenza ed eccezionalità come questo in esame, deve essere inteso quale situazione giuridica soggettiva perfetta non solo all'assistenza in sé quanto piuttosto a quel tipo e da quel livello di servizio sanitario in grado di garantire al malato quantomeno una vita dignitosa”.
Per questo motivo i giudici del Tribunale di Crotone hanno accolto il ricorso presentato da una famiglia di Catanzaro che chiedeva di sottoporre la propria figlia di cinque anni ad un protocollo terapeutico con cellule staminali perché affetta dalla sindrome di Niemann Pick, malattia genetica molto rara che colpisce il metabolismo e per cui non esiste attualmente un farmaco che ne garantisca la guarigione.
I trattamenti, a cui l'Agenzia Nazionale del Farmaco aveva imposto un primo stop, verranno ora eseguiti dall'Ospedale Civili di Brescia.