Il parlamento georgiano – come riporta la Bbc – ha approvato un piano di scarcerazione di circa tremila detenuti e una riduzione dei termini di detenzione per altre migliaia di persone. Il nuovo primo ministro Bidzina Ivanishvili sostiene che molti detenuti siano stati incarcerati ingiustamente durante il precedente governo di Mikheil Saakashvili.
Lo scandalo sulle condizioni delle carceri georgiane scoppiò prima delle elezioni di ottobre, quando furono pubblicati vari filmati che mostravano le violenze, i maltrattamenti e gli abusi sessuali subiti dai detenuti. Dopo la messa in onda di questi video, migliaia di persone manifestarono nelle strade principali della capitale Tbilisi per protestare contro il presidente.
L’ex presidente Saakashvili, che dopo l’emergere dello scandalo gridò al complotto internazionale, ha definito l’amnistia “una scarcerazione di massa di criminali” e ha messo in guardia sulle possibili conseguenze.
A partire da lunedì saranno rilasciati i primi detenuti. (E.A.)