di Giulia Anzani
Si è tenuta dal 14 al 17 giugno la 67ª edizione del Rome Art Festival, l’evento promosso dall’Associazione Art Studio Tre, con location piazza San Silvestro.
Numerosi stand di artisti, tra cui la Presidente dell’Associazione e artista Lucilla Labianca, sono stati esposti per 4 giorni sulla piazza su cui sorge il Palazzo delle Poste, proprio a due passi da via del Corso.
Dopo aver ammirato le illustrazioni stuzzicanti e ironiche di Gandossi e osservato affascinata la continua scoperta di colore di Luisa Muzi, mi sono fermata allo stand di Antonella Iris De Pascale, artista delle anime di cui varie volte ho scritto.
Siamo legate da rapporti privati e lavorativi, che ci portano a percorrere strade parallele da cui osserviamo attentamente la reciproca crescita professionale.
La simbologia dell’arte di Antonella è ispirata al mondo onirico, e si rivolge alla profondità dello sguardo dell’osservatore: tra le anime volteggianti - leitmotiv della sua produzione artistica -, i mille significati nascosti e le figure dense di simbologia, i suoi dipinti sono un’esperienza da attraversare con delicatezza.
Quest’anno, la sua proposta non riguarda più solo i classici materiali come la carta, il legno o la tela; la base scelta per le sue opere è la ceramica, materiale molto duttile allo stato naturale, che diventa rigido dopo la fase di cottura.
I suoi dipinti sono quindi frammentati in piastrelle di ceramica trasformate in vere opere d’arte. Le nuove intuizioni creative, ma anche le sue classiche anime di cui sopra, con un sapiente uso del tridimensionale e del colore, creano un’incredibile gioco di luci e ombre.
È un metodo per portare facilmente l’arte anche in quei locali della casa in cui sarebbe difficile piazzare un quadro.
Le mattonelle possono essere disposte con degli spazi tra l’una e l’altra, formando una sorta di griglia, o tutte attaccate a ricostruire interamente il quadro.