A Capodistria sorgerà un’architettura di notevole impatto paesaggistico dello Studio Fuksas e dell’architetto sloveno Sandi Pirš, una torre pendente che diventerà un nuovo elemento simbolico della città e di tutto il litorale che va dalla Slovenia a Trieste, in special modo per collegare la spiaggia di Giusterna al Monte San Marco, un grande intervento per testimoniare la pace tra l'est e l'ovest.
A evidenziare il nobile significato è anche la struttura: la doppia ellisse che avvitandosi verso il cielo indica alle due culture - italiana e slovena, un auspicio di pacifica convivenza.
In verità l’economia slovena ha da sempre gravato in quel fenomeno che conosciamo come “Nord-Est”, parlo degli immigrati sloveni che quotidianamente attraversano la frontiera oltre quelli stabilmente insediati in Italia, rese di lavoratori da cui dipende l’economia del nord della ex Jugoslavia, povera gente che ha fatto subito la pace appena si è ritrovata tagliata fuori dallo sviluppo economico mondiale.
Presumo che l’intento di pace sia rivolto ai governi e alle pretese territoriali, dispute che hanno fatto perdere all’Italia un paradiso turistico che paradossalmente, con la sovranità slovena, ci possiamo godere a prezzi vantaggiosissimi, un business che l’amministrazione locale, giustamente, non vuole farsi sfuggire e che ripagherà alla grande le spese sostenute per l’avveniristica torre.
Capo Grande Tower è un capolavoro d’architettura e di attrazione turistica: scivoli, pareti di arrampicata, spazi per il bungee-jumping e una vasta area ludica per bambini, struttura che risolverà anche l’attraversamento da Giusterna a Monte San Marco, e l’illuminazione notturna delle due spirali daranno spettacolarità a tutta la costa.
Accanto alla torre è prevista una grande terrazza panoramica denominata “Capo Grande” destinata a essere un punto di ritrovo con bar e ristoranti, raggiungibile attraverso un ponte lungo 100 metri dalle pareti in vetro, così da permettere la vista di ulteriori scorci sulla baia e sull’entroterra sloveno.
Oltre a evitare ai residenti di affrontare la ripida salita che separa oggi il mare dal colle in grado di superare il dislivello di circa 111 metri, creerà la riqualificazione dell'area e contribuirà a rendere la zona fruibile alla stregua della vicina Trieste, da cui proviene incessantemente un notevole flusso turistico che fa gola agli sloveni.
Quando sarà completata, sicuramente riuscirà a soddisfare quell’intento simbolico per cui è stata prevista, compito non molto facile da assolvere. A farci caso, la simbologia è una tipologia d’architettura rischiosissima che gli architetti in genere tentano di evitare, ha fatto storia il caso emblematico di Giuseppe Sacconi finito suicida perché “colpevole” di aver progettato il Vittoriano; e che ancora oggi si infierisce contro di lui senza dargli la pur minima tregua, dramma che fa capire bene di che tipo di responsabilità si tratta.
Stando a Fuxsas e alle sue opere, ricollegandosi a quello detto sopra, la sua Nuvola per Roma è il meglio che simbolicamente può rappresentare questa città, la cui rarefatta situazione, dovuta all’indecisione del vertice, non fa capire niente della gestione dei problemi della capitale.
Sappiamo tutti che è stata fatta in tempi non sospetti ma, come la statua di Pasquino, scolpita per altri intenti e poi diventata “parlante”, ormai la Nuvola a pieno titolo politicamente ci rappresenta, molto più della Lupa Capitolina, ultimamente “mutilata” dalle coperture delle mammelle per non offendere la sensibilità islamica.
Nota ironica, quella della Nuvola, che può essere applicata alla stessa maniera al governo che ci sarà e all’estenuante quanto inconcludente attesa che comporta, perciò, con la speranza che la prossima architettura, a rappresentare Roma e l’Italia tutta intera, non sia da intitolarsi la Nebbia, salutiamo con entusiasmo quello che avverrà oltre confine.
Capo Grande Tower
Studio Fuksas e Sandi Pirš
Capodistria, Slovenia