Varcare la porta di ingresso di un luogo poetico, avere la sensazione di entrare a far parte di un’armonia raffinata e serena. E’ questa la prima percezione che può incontrare il viaggiatore che vagando per il centro della città di Roma viene attratto dalle luci e i colori che la vetrina riflette. Si tratta della Boutique d’arte Studio-9 situata in vicolo della Moretta n. 9 a Roma, che in questi giorni ospita la mostra ‘Roma Souvenir’. Sarà possibile visitarla fino al 23 dicembre e poi ancora dal 7 al 14 gennaio per approdare in un emporio dei desideri dove tutto ciò che è estro e immaginazione diventa un oggetto, un’opera d’arte.
Il quadro che raffigura la città eterna, uno scorcio di strada, un porticato, una sfumatura che non avevi ancora percepito con quegli occhi. La profondità di quel dipinto immette in un contesto nuovo, a guidare l’osservatore appassionato sarà quella stessa fantasia che lo ha condotto lì.
L’arte è una scultura, un’ala posta in alto in un angolo della sala, è un monito per chi la scorge: ‘non smettere di volare!’ O ancora il particolare del volto di un uomo, il suo naso e la bocca, il resto puoi pensarlo tu.
L’arte è la riproduzione di un monumento che solennemente ti riporta a Roma tutte le volte che con lo sguardo vorrai intraprendere quel viaggio. O una fotografia in cui quel famoso ponte della città si erge su un fiume rilucente, nel quale scorrono lievi, infinite, canoe e sono tutt’altro che una rappresentazione della realtà.
In ogni più piccolo spazio della galleria si può scorgere un prodotto dell’arte, un figlio di quel genio che possiede l’artista e che lo rende capace di creare. Bisogna essere curiosi e non lasciarsi sfuggire alcun elemento, ma abbandonarsi al desiderio di percorrere l’itinerario che le opere compongono. A tal fine la mostra persegue anche dei richiami alla natura non solo nei dipinti ma anche attraverso delle sculture o delle piante presenti nella boutique.
L’idea che ha ispirato le galleriste Patrizia Rufini e Clara Piccinini insieme al critico d’arte Arnaldo Romani Brizzi è stata quella di condurre, per un attimo, lontano dalle preoccupazioni lo spettatore, viaggiatore. Perché sognare è necessario nel tempo in cui i pensieri si sono solidificati e incombono sull’uomo alla ricerca degli strumenti per affrontare il momento reale.
Recuperare il senso dell’arte, la propria immagine del sogno, avere la possibilità di scegliere un’opera fra tante, identificarsi in essa e decidere di conservarla ed esporla per sempre, può essere un altro modo di festeggiare o un'altra idea di dono certamente inaspettato per chi lo riceve.
Come a invogliare a lasciarsi andare in questo viaggio, sono stati posti per ornare lo spazio un triclinio vintage dai rivestimenti turchese intenso e la statua di un uomo da immaginare dai colori che richiamano le sfumature del mare. D’altronde l’immaginazione si accende in un attimo e si libera molto spesso in un sogno che diventa realtà.
Opere esposte di:
Alessandro Alimonti, Francesco Angelini, Domenico Annicchiarico, Mario Bagordo, Rossana Bartolozzi, Teresa Bianchi, Giovanni Bonfiglio, Anna Boschi, Maristella Campolunghi, Carlo Canè, Marco Carloni, Sonia Catalogna, Massimo Ceccaccio, Silvana Chiozza, Marina Corallo, Carmela Corsitto, Alessandro Costa, Edith Dzirduszycka, Floria Fabbri, Vittorio Fava, Schirin Fatemi, Eduardo Fiorito, Giuditta Gaudioso, Claudio Giulianelli, Filippo Giuliani, Claudia Gomarasca, Laura Grosso, Benedetta Jandolo, Elvira Imbellone, Caterina Iollo, Anthony Lombardi, Roberto Marino, Kelly Medford, Riri Negri, Danilo Occasi, John O'Brien, Ruggero Passeri, Gloria Perziani, Cielo Pessione, Sergio Pucci, Giovanni Ragone, Rossella Ricci, Faustino Roncoroni, Carla Rufini, Vitantonio Russo, Raffaella Santoni, Giancarlo Savino, Ugo Scala, Pietro Simonelli, Nicola Spezzano, Daniela Vacca, Chryssis Vici, Franco Ziliotto.