Diversamente da quanto si possa grossolanamente pensare, in Olanda "il possesso, l’acquisto e la coltivazione della marijuana non sono legali". Vengono piuttosto "tollerati e regolamentati dal 1976".
Nel dettaglio, come riporta ilpost.it richiamando un approndimento del Guardian, "il possesso di marijuana per uso personale (fino a 30 grammi) non è considerato un reato ma un’infrazione. La vendita di cannabis nei locali appositi, i cosiddetti coffee shop, è una violazione della legge ma non viene perseguita se avviene in condizioni severamente controllate. Non è permesso vendere alla stessa persona più di 5 grammi al giorno, e ciascun locale non può mantenere nelle proprie scorte più di 500 grammi per volta. Nei coffee shop di tutto il paese, tranne quelli di Amsterdam, sono ammessi solo i maggiorenni residenti nei Paesi Bassi".
Per effetto di questa politica, "la coltivazione della marijuana, al di fuori di piccole quantità è severamente vietata. I gestori dei coffee shop sono quindi costretti a procurarsela illegalmente rivolgendosi soprattutto alle organizzazioni criminali".
"Il problema è noto da tempo, anche se si è creato una sorta di accordo tacito di tolleranza fra le autorità e i gestori; secondo i critici, però, questo accordo non risolve il problema dell’arricchimento di chi coltiva illegalmente la marijuana. Il governo olandese – guidato dal Partito Popolare, di centrodestra – ha deciso quindi di cambiare la sua posizione sulla marijuana, per cercare di risolvere i problemi derivanti dal buco legislativo: ha annunciato che nel 2018 inizierà una sperimentazione per permettere ad alcune città olandesi di coltivare legalmente la marijuana per venderla ai coffee shop locali..."
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