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18/11/24 ore

Iran e il nucleare, la paura (ragionevole) di Israele e degli ebrei



di Pierluigi Battista

(corriere.it)

 

Stareste tranquilli se chi ha giurato di annichilire la vostra Nazione con la bomba atomica riuscisse a ottenere il permesso di costruirne i presupposti, sia pur al rallentatore? E se vi dicessero che siete degli ottusi oltranzisti, solo perché fa festa chi ha promesso di cancellarvi prima o poi dalle carte geografiche? Ecco, lo Stato di Israele si sente così: i potenti della Terra fanno festa, mentre la prospettiva della catastrofe si avvicina. E dicono anche che siete esagerati e paranoici. Lo dicono quelli che a veder sventolare una bandierina dell’Isis a qualche centinaio di chilometri di distanza già sono travolti dal terrore.

 

L’Iran khomeinista, l’Iran degli ayatollah e dei mullah al potere vuole l’arma finale per annientare Israele e cacciare gli ebrei che sporcano e deturpano la terra santa dell’Islam. Non è un progetto nascosto, non è il frutto della paranoia israeliana, dei guerrafondai che si inventano nemici immaginari per perseguire i loro loschi interessi: è un programma aperto, esibito, reiterato, argomentato, supportato da una lettura fondamentalista e intransigente dei testi sacri. L’antiebraismo è un tratto costitutivo dell’integralismo che ha preso il potere a Teheran, non una sua superfetazione propagandistica, una fanfaronata da bulli. Quel microscopico lembo di terreno che si chiama Stato di Israele è l’ossessione di Stati giganteschi che circondano Israele con un mare di ostilità.

 

La questione palestinese non c’entra niente. Nessun Paese arabo ha aiutato i palestinesi a costruire uno Stato autonomo e indipendente dal ‘48 al ‘67 secondo i confini tracciati dall’Onu con una risoluzione che Israele accettò e i Paesi arabi rifiutarono. E l’Iran della rivoluzione khomeinista, che non è un Paese arabo, ma che ha contribuito fortemente alla islamizzazione di un conflitto che ha perduto oramai ogni traccia di nazionalismo laico finalizzato all’indipendenza e all’emancipazione dei territori occupati nel ‘67 da Israele, ha da sempre l’obiettivo della costruzione dell’arma finale per cancellare lo «scandalo sionista» dalla faccia della terra.

 

La comunità internazionale lo ha sempre avuto chiaro. Le sanzioni sono state decise per questo. Tutti sapevano che l’uranio arricchito dell’Iran in mano agli antisemiti non aveva uno scopo pacifico...

 

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