Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.

16/11/24 ore

Grillo e la libertà di stampa



di Stefano Menichini

(da ilpost.it)

 

Non so che cosa di Beppe Grillo penserebbero oggi Indro Montanelli, che di Marco Travaglio è stato maestro, o Enzo Biagi, al cui ultimo programma si ispira la testata del Fatto. Di una cosa però sono certo: questi due grandi del giornalismo italiano si ribellerebbero all'ultima minaccia rivolta alla stampa da un capo partito che dichiara di puntare alla presa del potere totale.

 

Del preannuncio dell’istituzione di tribunali popolari per processare i giornalisti “avversari” (con molti dettagli sulla procedura adottata) possiamo decidere di ridere. A patto però di liquidare come pagliacciate anche tutte le altre cose che Grillo e Casaleggio vanno dicendo in questi giorni.

 

Oppure possiamo decidere di non ridere, memori dell’errore compiuto nel ’94 quando le sparate di Berlusconi ci sembravano così eccessive da non dover essere prese sul serio. Per vent’anni la sinistra, i sindacati e le associazioni hanno riempito le piazze contro il pericolo che Berlusconi rappresentava per la libera informazione.

 

Su quest’onda (e sull’oggettiva caduta di credibilità del nostro mestiere) hanno surfato alla grande Travaglio e i suoi colleghi. Neanche esisterebbe, il Fatto, senza questo clima di mobilitazione permanente...

 

prosegui la lettura su ilpost.it


Aggiungi commento