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18/11/24 ore

Come se niente fosse accaduto



di Antonio Polito

(Corriere della Sera)

 

Il rischio che una destra radicale conquisti la scena politica in Italia non è certo svanito con la vittoria dei «governativi» nel Pdl. Come dimostrano i Tea Party, capaci di prendere in ostaggio il Grand Old Party repubblicano spingendo l'America fino al limite del default, o i sondaggi di Marine Le Pen in Francia, o l'affermarsi di partiti antieuro in Austria e in Germania, il vento della storia non soffia certo oggi nelle vele dei moderati.

 

Farebbe bene a tenerlo a mente innanzitutto la sinistra italiana. Molti indizi segnalano infatti che sta ricadendo in un antico errore: quello di considerare Berlusconi un accidente storico, eliminato il quale il popolo tornerebbe a seguire la retta via progressista. È un’illusione perché, come dice il titolo di un bel libro di Roberto Chiarini, alle origini di questa nostra «strana Repubblica» c’è il fatto che «la cultura politica è di sinistra e il Paese è di destra».

 

Ci sono dunque tendenze di fondo della nostra società destinate a sopravvivere al berlusconismo, magari dando vita a nuove e imprevedibili forme politiche (una di queste, già all’opera, è il grillismo). Invece a sinistra è tutto un fiorire di propositi di rivincita. Dario Di Vico su questo giornale ha già segnalato quanto sventata fosse l’idea di ri-tassare piccoli appartamenti urbani presentandoli come abitazioni di lusso. Ma il contagio si estende.

 

In una recente intervista a La Stampa, Matteo Renzi ha risposto così alla domanda su chi pagherà il costo della sua rivoluzione: «Bisogna toccare i diritti acquisiti. Chi percepisce pensioni d’oro su cui non ha versato tutti i contributi deve accettare che sulla parte regalata venga imposto un prelievo».

 

Poiché in Italia sono state considerate «pensioni d’oro», colpite dal blocco delle indicizzazioni, anche quelle superiori ai millecinquecento euro al mese, potrebbe trattarsi dei «diritti acquisiti» di non pochi italiani. Nella stessa intervista Renzi ha riaperto le porte anche all’idea della patrimoniale: «Molti amici imprenditori si dicono pronti a pagarla»...

 

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