A 12 anni dall’approvazione della legge 30/2000 nel luglio del 2001, che in Portogallo ha depenalizzato il consumo e il possesso di droghe illegali,molti sono concordi nel riconoscere che l’esperimento ha prodotto risultati molto incoraggianti: l’uso delle droghe è diminuito tra i giovani, l’epidemia di AIDS tra i consumatori è stata fermata, c’è stata una diminuzione della delinquenza legata al traffico di droga e sono aumentati i sequestri di sostanze.
Come racconta Joao Goulão, promotore della legge e direttore dell’Istituto per le droghe e le dipendenze (il SICAD, Serviço de Intervenção nos Comportamentos Aditivos e nas Dependências), prima del 2001 il Portogallo aveva in Unione Europea il più alto tasso di HIV tra i consumatori di eroina, con 2 mila nuovi casi all’anno, in un paese con una popolazione di appena 10 milioni di abitanti.
Tutto era iniziato negli anni Ottanta, quando l’eroina a buon mercato proveniente da Afghanistan e Pakistan aveva iniziato a inondare l’Europa. In Portogallo la diffusione fu vastissima: a metà degli anni Novanta il numero di tossicodipendenti gravi era arrivato a 100 mila, l’1 per cento della popolazione totale, e il dato di coloro che avevano contratto epatiti o HIV era notevolmente superiore a quello di molti altri paesi.
Il governo portoghese comprese allora che bisognava arginare il problema e convocò una commissione anti-droga composta da 11 esperti, per la maggior parte non politici, tra cui Joao Goulão, che prima di diventare ciò che è oggi, ovvero uno dei maggiori esperti al mondo in materia di droga, era un semplice medico di famiglia a Faro.
La commissione si orientò essenzialmente attorno al presupposto che “i consumatori di droghe non sono criminali ma malati”, e che la materia avrebbe dovuto essere competenza del ministero della Salute e non più di quello della Giustizia.
L’approccio che ha costituito la base principale dell’esperimento in Portogallo è stato dunque questo: i consumatori di droga non sono dei criminali e non devono essere trattati come criminali, quindi arrestati o processati (prima della depenalizzazione in Portogallo la pena per possesso di droga poteva arrivare fino a un anno di prigione)...
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