Il X municipio, Ostia ed entroterra, è tornato al voto il 5 novembre, dopo due anni di commissariamento a seguito dello scioglimento della giunta presieduta da Tassone (Pd) finito nell’indagine di “mafia capitale”.
Dalla città del litorale romano, per certi versi, aveva avuto inizio la marcia del Movimento 5 Stelle che ha portato la sindaca Raggi a conquistare il Campidoglio. Tra le roccaforti del consenso grillino, Ostia ha tuttavia deluso le aspettative del movimento, visto che il suo esponente – Giuliana di Pillo – pur riuscendo prima tra i nove candidati alla presidenza, dovrà vedersela in ballottaggio con la rappresentante del centro-destra Monica Picca.
A Ostia, il M5S ha perso rispetto alle comunali quasi sei punti percentuali attestandosi al 30% dei consensi, con una partecipazione al voto che ha interessato solo un terzo degli aventi diritto. Il fatto non può che spiegarsi se non con la diffusa delusione per l’azione di governo cittadino in questo anno e mezzo.
Sembra, fra l’altro, che molti votanti hanno avuto addirittura difficoltà a raggiungere i seggi elettorali collocati nei plessi scolastici della zona, perché le strade di accesso nella serata si erano trasformati in ruscelli causa il forte temporale che si era abbattuto.
A dimostrazione che 17 mesi non sono bastati nemmeno per fare la normale manutenzione delle strade, oggetto di tanti post derisori dei penta stellati al tempo in cui erano all’opposizione.
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