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27/12/24 ore

Il personale è politico, Pannella parla della malattia



Il personale di Marco Pannella è quanto mai politico. Lui lo racconta a Radio Radicale nel corso della consueta conversazione domenicale, dando conto del suo stato non proprio rassicurante di salute: un “tumore al polmone destro, in alto. Anche al fegato”. In più c’è un dolore costante nella zona dei reni del quale si ignorano ancora le cause.

 

In questi giorni Pannella si sta sottoponendo a cicli di radioterapia. Ma intanto la sua lotta nonviolenta prosegue e annuncia che riprenderà lo sciopero della sete. In proposito, c’è sempre stata una certa letteratura che ha stupidamente ironizzato sulla reale consistenza dei suoi digiuni. Anche in questa occasione, guardando una foto che ritrae il leader radicale mentre mangia un piatto di spaghetti, dopo il primo trattamento radioterapico, c’è chi ha ancora una volta deliberato senza conoscere: 'ah mangi la pasta asciutta e dici che fai gli scioperi...'. “A costoro, ai dritti”, Pannella dice “le cose che ho fatto prima di quell'ora, con i gestori di quel ristorante di via della Panetteria. Preparatemi un piattone di spaghetti, ho detto. Erano giorni che cercavano di indurmi a prendere qualcosa. Ho detto: la faccio se avete i cellulari per riprendere. Poi l'abbiamo mandata e messa in rete".

 

"Nei 5 giorni – racconta Pannella - ho fatto ogni sera le sedute di radioterapia e quello che viene fuori che io come è noto fumavo 100 sigarette Celtic al giorno e non fumavo Gitanes e Gauloises perché leggere. I medici dicevano quando avevo 23 anni che mi sarei ammalato. Bah. No. Adesso dopo 64 anni di 100 Celtics, toscanelli ecc. viene fuori che ho degli inizi di tumore, alla mia età quando si sa che non è fulminante come ritmo. Se qualcuno vuole sono disposto a fare dibattito a partire da dati scientifici. Io per 65 anni non ho avuto segnali di tumore grazia al fatto che non ho smesso un giorno. Potrebbe essere utile leggere Ulisse Franciosa, su digiuno, autofagia e longevità. Adesso mi trovo a dovere passare a una seconda sul fegato. Mi hanno proposto di fare tutto in una settimana. Può dare stanchezza. Tranne avanti ieri sera, continuo il Satyagraha, mi sono preso due caffè, non cappuccini, sono andato a prendere delle ciliegie. Sono andato a Campo dei fiori mi sono accorto che faticavo a camminare, ho la conoscenza del mio corpo. La tentazione era di sedermi. Il respiro era normale. I medici erano stupiti”.

 

Mi occupo, non mi preoccupo. Lo dice spesso il leader radicale. Tuttavia, in queste settimane "persiste qualcosa che a livello di tutte le analisi, un fastidio che mi preoccupa. Nessuno sa dirmi che cosa è questo fastidio nella zona dei reni. Costante. Per il resto queste cose a 85 anni dopo 64 anni di fumo, c'è un'alta percentuale di tumori”.

 

“È previsto per giovedì una andata al Pio XI, dovrò restare a dormire. Per ulteriori indagini. Per prudenza". (red)


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