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16/11/24 ore

Casaleggio: "Gesù Grillo" e i suoi discepoli


  • Ermes Antonucci

Gianroberto Casaleggio, il guru di Beppe Grillo, non è abituato a parlare, né tantomeno a rispondere alle domande. Una (rara) volta decise di mostrarsi pubblicamente e inviò una lettera al Corriere delle Sera per dire che con Grillo aveva contributo alla nascita del blog, dei Meetup, dei V-Day, del Movimento 5 Stelle, del Non-Statuto, ma anche per precisare che…non era mai entrato nel merito delle decisioni. Poi tornò a vivere nella sua oscurità, alimentando i dubbi sul suo ruolo nel movimento, che intanto conosceva le espulsioni, in sequenza, di alcuni dei suoi elementi più rappresentativi.

 

Venerdì Casaleggio ha deciso di tenere un’intervista con il quotidiano inglese The Guardian, perché in fondo – ad eccezione del Fatto – i media italiani sembrano non comprendere il suo genio commerciale e le sue capacità visionarie.

 

Nell’intervista Casaleggio dice che con Berlusconi “era come vivere in Matrix”, ma per fortuna arrivò lui, con la sua Casaleggio Associati, a lanciare il blog di un comico, Beppe Grillo: “Quando la gente si è resa conto che quello che diceva era vero, ha cominciato a dubitare delle altre informazioni che riceveva”.

 

Insomma, continua Casaleggio, “è come per Gesù Cristo e gli Apostoli, anche il suo messaggio diventò un virus”. Così cominciò la liberazione del popolo italiano dal male berlusconiano. Un mondo nuovo e libero, quasi pronto a realizzare “una nuova democrazia diretta che vedrà l’eliminazione di tutte le barriere tra cittadino e Stato”.

 

Le famose parlamentarie, in tutto ciò, rappresenterebbero una tappa di quel percorso: “Non credo siano state fatte in un’altra parte del mondo”. Con quelle modalità, diremmo proprio di no.

 

L’intervistatore britannico, per la verità, non è che ci tenga molto a metterlo in difficoltà. Prima paragona Casaleggio a Julian Assange, per la sua visione di Internet “ingenua e quasi fanciullesca”, poi dimentica tutta la questione della democrazia interna e le varie espulsioni, e tira in ballo un tema ben più fondamentale, secondo lui, come il divieto per gli attivisti di partecipare ai talk show televisivi.

 

“Lo statuto fissa delle regole. Se vogliono cambiare le regole possono creare un altro movimento” risponde l’eminenza grigia. L’intervista termina con il “sorriso fanciullesco” di Casaleggio, che va via, per curare gli affari del nuovo “unto del Signore”.


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